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Viola la quarantena per minacciare e molestare la ex moglie

Viola la quarantena per minacciare e molestare la ex moglie
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Viola la quarantena per minacciare e molestare la ex moglie, fermato e denunciato dalla Polizia di Stato un cittadino italiano.

Viola la quarantena per minacciare e molestare la ex moglie

Nella serata di ieri personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Ivrea e Banchette ha arrestato in flagranza del reato di stalking ai danni del ex moglie, B.M.A. un cittadino italiano classe 1954. L’uomo è stato anche denunciato per aver attestato, producendo l’apposita autodichiarazione, circostanze non vere ai pubblici ufficiali in merito ai motivi per i quali si era recato presso il luogo di lavoro dell’ex coniuge. Inoltre, l'uomo verrà anche sanzionato amministrativamente per inosservanza dei Decreti emanati per contenere l’emergenza epidemiologica da CONVID-19.

Le indagini

L’attività investigativa è iniziata a seguito delle denunce presentate, nei giorni scorsi, dalla ex moglie al personale specializzato in materia di reati di genere del Commissariato di Ivrea e Banchette e per le quali la Procura della Repubblica di Ivrea aveva avviato le procedure del c.d. Codice rosso. La donna aveva narrato che l’ex marito, che in quel momento aveva difficoltà di deambulazione poiché aveva una gamba fratturata ed ingessata, non si era rassegnato alla fine della loro relazione e continuava a tormentarla con numerosi messaggi vocali, anche in ore notturne, in cui venivano proferite gravi minacce nei suoi confronti.

Le minacce

In particolare, l’uomo ingenerava nella donna un concreto timore per la sua incolumità e un crescente stato d’ansia, facendo una sorta di macabro countdown il cui termine era fissato il giorno in cui avrebbe rimosso l’ingessatura. A causa delle predette minacce la donna era stata costretta ad abbandonare la sua abitazione  e a rifugiarsi, insieme al figlio minorenne, lontano da casa. In effetti, l’ingessatura veniva rimossa il 24 marzo scorso e, proprio la notte del 25 marzo 2020, l’uomo si recava presso l’abitazione dove credeva di trovare l’ex moglie, e inviava ulteriori messaggi minacciosi che aumentavano ulteriormente lo stato d’ansia e d’angoscia della vittima. Nella tardo pomeriggio di ieri la donna ha raccontato che l’ex marito si stava recando  a Ivrea per cercare di incontrarla nel suo studio.

Fermato

Il personale dell’Ufficio Investigativo ha fermato B.M.A.  mentre, dopo essere uscito di casa e aver percorso con le stampelle un tragitto di circa quattro chilometri, stava cercando di introdursi dal retro nello stabile ove è ubicato lo studio dell’ex moglie per coglierla di sorpresa. L'uomo ha dichiarato falsamente che si era recato in quel luogo per recuperare la sua auto ed è quindi stato tratto in arresto per atti persecutori e denunciato per falsità ideologica in atto pubblico. Nel suo telefono cellulare gli agenti della Polizia di Stato intervenuti hanno accertato la presenza dei messaggi minacciosi inviati all’ex coniuge con l’applicazione Telegram e, alcuni di essi, risultavano trasmessi pochi secondi prima del fermo.

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