Violenta grandinata sul Basso Canavese | FOTO
Danni ingenti. Colpite in maniera particolare Leini, Volpiano e San Benigno
Violenta grandinata sul Basso Canavese e la cintura nord di Torino, ingenti i danni.
Violenta grandinata sul Basso Canavese
Nella notte, fra le 23 e le 23.45 di ieri, giovedì 30 giugno 2022, una violenta grandinata si è abbattuta sul Basso Canavese. Ad essere particolarmente colpiti sono stati i comuni di Leini, Volpiano, San Benigno, Borgaro, Caselle e Venaria.
Danni ingenti
Le palle di ghiaccio piovute dal cielo, grosse come palle da golf hanno mandato in frantumi finestrini delle auto parcheggiate in strada, divelto cartelloni pubblicitari e rotto alcuni rami degli alberi, senza contare i danni causati alle colture ancora da quantificare. Registrate anche forti raffiche di vento.
A Volpiano lo stand allestito in occasione dei festeggiamenti per la Patronale è stato completamente distrutto ma il grande lavoro dei volontari sta risistemando la struttura e dall'organizzazione assicurano che tutto verrà ripristinato in tempo per i festeggiamenti di questa sera.
Temporali
Rovesci si sono verificati anche in Alto Canavese dove per fortuna non si sono registrate grandinate ma "solamente" violenti temporali.
Una vera tempesta
Tempesta in Canavese e anche in val di Susa dove è stata distrutta la produzione di mais, danni alle strutture e aziende agricole in ginocchio. Non solo. Tetti scoperchiati, serramenti divelti, mezzi danneggiati, serre abbattute, animali spaventati e soprattutto, colture distrutte. È disastroso il bilancio dei pesanti temporali che si sono abbattuti tra la bassa valle di Susa e il basso Canavese con grandinate eccezionali. Gli agricoltori riferiscono di un piccolo uragano che ha sradicato e spezzato rami degli alberi da frutto, spappolato le colture di orticole, abbattuto il grano da trebbiare e soprattutto ha azzerato le colture di mais in piena fioritura. Le palle di ghiaccio hanno spezzato i fiori e i gambi delle piante del mais e tagliato le foglie. Quella interessata è una delle zone con maggiore produzione di mais del Torinese anche per la grande presenza di allevamenti bovini.
Coldiretti verifica i danni
«I nostri tecnici sono al lavoro per verificare l’ammontare dei danni – riferisce il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici che ha avuto la produzione di granoturco completamente distrutta – Ma è certo che è andata persa un buona parte della produzione di mais e quindi dei mangimi animali autoprodotti dalle aziende. Dopo la siccità è arrivata la tempesta a dimostrazione di quanto la nostra agricoltura sia esposta alla crisi climatica».