Effetti collaterali

Virus e cinema: quale futuro? Crisi infinita

Le voci da Cuorgnè e Valperga di Nando Perona e Nicolò Tomelleri.

Virus e cinema: quale futuro? Crisi infinita
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Virus e cinema i dubbi e i timori dei proprietari delle sale del Canavese a Valperga e Cuorgnè.

Virus e cinema: che futuro?

«Siamo tra i più penalizzati: saremo gli ultimi a riaprire». Sono queste le conclusioni dei gestori dei cinema canavesani di Cuorgnè e Valperga Nando Perona e Nicolò Tomelleri, ormai disillusi su una prossima riapertura. I cinema sono passati dalle normali aperture agli ingressi con i posti distanziati e i nastri di sicurezza sulle poltrone per segnalare la distanza minima tra gli spettatori fino ad arrivare alla chiusura totale.

La voce dell'«Ambra»

Dalle indecisioni dei primi tempi alle tristi certezze di oggi, il gestore del cinema «Ambra» di Valperga Nicolò Tomelleri racconta le difficoltà che sta incontrando per tenere in piedi la sua attività.

«Siamo passati dalla chiusura preventiva in seguito ad un’ordinanza della fine del mese di febbraio per passare alla riapertura con la distanza di sicurezza tra i posti in sala e gli ingressi contingentati di inizio marzo, per arrivare due giorni dopo, l’8 marzo, data del primo decreto restrittivo del Presidente del Consiglio, alla chiusura totale dell’attività – racconta Nicolò Tomelleri – Al momento il cinema è chiuso ed i dipendenti, per cui abbiamo fatto richiesta di cassa integrazione in deroga, dato che quella ordinaria non è prevista per il nostro settore, sono a casa. Non abbiamo prospettive, siamo stati i primi a chiudere per evitare gli assembramenti e saremo gli ultimi a riaprire, sperando di poterlo fare senza ulteriori restrizioni».

Riflessioni dal "Margherita"

Concorda con il collega anche Nando Perona, gestore dello storico cinema “Margherita” di Cuorgné.

«Dopo la chiusura di febbraio, con gli amici si diceva già che la stagione era finita. Ad oggi direi che probabilmente il lavoro potrà riprendere in autunno, anche se non si vedono spiragli perché per ora è tutto fermo, anche le produzioni. Abbiamo un serbatoio di film nuovi con cui riprendere quando sarà il momento, ma le case cinematografiche importanti, soprattutto quelle americane, hanno rinviato le produzioni alla primavera 2021, mentre altri film importanti, come ad esempio il nuovo “Top Gun”, sono state rinviatie direttamente all’estate 2022. Slitterà tutto più avanti e noi sconteremo più di tutti la difficoltà di questo tragico momento: siamo certi che il nostro settore sarà sicuramente tra i più penalizzati da questa crisi economica legata alla pandemia».

Ripartire da zero

Alle difficoltà legate alla riapertura pensa anche il cinema valperghese con il gestore Tomelleri.

«Quando potremo riaprire, sicuramente non a breve e non nel mese di maggio di quest’anno come avverrà per altre attività pubbliche, dovremo ripartire da zero e riconquistare il pubblico. E bisognerà farlo senza creare timori e paure, senza restrizioni che possano provocare preoccupazioni e offuscare il piacere di vedere un bel film. Penseremo ovviamente alla sicurezza, come già facciamo e come abbiamo sempre fatto: ci occuperemo di una profonda sanificazione degli ambienti, ma speriamo davvero di non dover riaprire con le misure di distanziamento ancora in atto». A Cuorgnè l’idea di riapertura è la stessa: «Mi auguro che si riaprirà quando sarà possibile vedere un film senza dover stare distanti dalla propria compagnia: chi va al cinema in coppia o con i bambini e la famiglia lo fa per passare un momento piacevole insieme, non per stare distanziati e con la mascherina in volto».

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