Sopralluogo

Visita nelle Carceri di Ivrea sovraffollate: 270 detenuti rispetto ai 195 posti previsti

Manca anche il personale

Visita nelle Carceri di Ivrea sovraffollate: 270 detenuti rispetto ai 195 posti previsti
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Visita nelle Carceri di Ivrea sovraffollate: 270 detenuti rispetto ai 195 posti previsti.

Visita nelle Carceri di Ivrea

L'onorevole Daniela Roffino, il consigliere regionale Sergio Bartoli e il consigliere comunale Massimiliano De Stefano lunedì scorso, 118 novembre 2024, hanno visitato la Casa Circondariale di Ivrea. Sovraffollamento e  mancanza di risorse il problema evidenziato.

Il commenti

“Oltre alla delicata questione del sovraffollamento, con 270 detenuti rispetto ai 195 posti previsti - le parole di  Ruffino - c’è un basso numero di educatori: solo quattro in pianta organica e di questi quattro, tre in servizio, insufficienti per seguire i detenuti, soprattutto quelli che riscontrano maggiori problemi e che necessitano un maggiore numero di sedute, sottratte anche dal tempo utilizzato nella lunga gestione della burocrazia. Un’altra carenza riguarda il personale medico e sanitario: i medici sono gestiti in buona parte da una cooperativa, alcuni sono giovani e avrebbero bisogno di ulteriore formazione per lavorare a contatto con i detenuti. Gli infermieri sono pochi e sono presenti fino alle 22, un solo infermiere per la notte”.

Le parole del consigliere regionale Bartoli

"Durante il sopralluogo, ho constatato la presenza, all’interno della struttura, di una tipografia attualmente inutilizzata ma dotata di attrezzature funzionanti - il commento del consigliere regionale Sergio Bartoli -  Ritengo che la sua riattivazione potrebbe rappresentare un’opportunità concreta per offrire un servizio utile e funzionale, soprattutto a beneficio delle amministrazioni pubbliche, che potrebbero avvalersi di questa risorsa per le proprie necessità. Al tempo stesso, questa iniziativa consentirebbe di coinvolgere i detenuti in un’attività lavorativa concreta, rendendoli partecipi e utili alla società. Sarebbe altrettanto importante promuovere iniziative analoghe, trasformando, ove possibile, gli istituti penitenziari in spazi dedicati alla formazione e al reinserimento sociale, contribuendo così a ridurre il rischio di recidiva e a migliorare la convivenza sociale. Proseguiremo con i sopralluoghi nelle strutture piemontesi, raccogliendo informazioni utili per affrontare al meglio le problematiche legate sia al lavoro degli operatori penitenziari sia alle condizioni di vita dei detenuti. È nostro dovere promuovere soluzioni che valorizzino il potenziale umano e che trasformino il sistema carcerario in uno strumento di reale recupero".

L'intervento del consigliere De Stefano

"È fondamentale riconoscere che le strutture penitenziarie non devono essere considerate discariche sociali, bensì, devono caratterizzarsi sempre più, quali centri di rieducazione e riscatto - ha dichiarato De Stefano -  In questo contesto, è necessario che il Piemonte si impegni maggiormente, attuando un piano straordinario che garantisca dignità e sicurezza non solo ai detenuti, ma anche a coloro che operano quotidianamente in condizioni difficili. Desidero esprimere il mio sincero ringraziamento. La sensibilità di Azione riguardo alle problematiche carcerarie italiane è encomiabile. Grazie all’impegno dei parlamentari e dei consiglieri regionali, queste preoccupazioni si tradurranno in azioni concrete, finalizzate a migliorare le condizioni di vita sia dei detenuti che di chi lavora all’interno delle carceri. Un ringraziamento speciale va alla direttrice, ai volontari, al personale sanitario, all'intera polizia penitenziaria dell'istituto di Ivrea, che ogni giorno svolgono il loro compito con grande impegno e professionalità, contribuendo a creare un ambiente migliore per i detenuti e i dipendenti".
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