L'arresto

Volpianese di 21 anni arrestato, aveva adescato una 13enne

Il giovane voleva che la ragazzina coinvolgesse anche i fratellini in giochi erotici

Volpianese di 21 anni arrestato, aveva adescato una 13enne
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Volpianese di 21 anni arrestato, aveva adescato una 13enne

«Una situazione gravissima e preoccupante»

Un’indagine dei Carabinieri dei Comandi provinciali di Viterbo, Ferrara, Napoli e Torino ha portato, martedì 17 dicembre, all’arresto di un 21enne di Volpiano, incensurato, accusato di violenza sessuale e pedopornografia ai danni di una tredicenne laziale. La rete scoperta e adesso smantellata ha permesso di delineare – secondo il parere degli inquirenti – «una situazione gravissima e preoccupante».

L’adescamento su una piattaforma di gioco online

Il giovane avrebbe adescato la ragazza tramite una piattaforma di gioco online, costringendola a subire abusi sessuali virtuali e a inviare materiale pedopornografico. L’incubo della tredicenne è iniziato con un contatto online su Roblox, un gioco molto popolare tra i ragazzi. Il meccanico di Volpiano avrebbe sfruttato la fiducia della ragazza per indurla a condividere immagini e video espliciti.

Le richieste

La situazione – spiegano i Carabinieri – «ha preso una piega ancora più grave nel momento in cui, ulteriori accertamenti svolti sugli account della giovane e sul suo smartphone, hanno consentito di scoprire che non vi era un solo aguzzino. Infatti, la giovane ha avuto contatti anche con altri tre uomini di 24, 31 e 43 anni che, con le medesime modalità, l’hanno inizialmente circuita fingendosi suoi coetanei e, successivamente, costretta a realizzare foto e video pedopornografici, spingendola anche a mostrarsi in rapporti sessuali in videochat che, dal punto di vista giuridico, configurano una vera e propria violenza sessuale aggravata». Gli inquirenti raccontano come «la ragazzina sia stata costretta a rapporti sessuali in videochat, anche in orario notturno, che si concludevano solo una volta soddisfatte le parafilie dell’adulto di turno che, in qualche occasione, si è spinto anche a chiedere il coinvolgimento dei fratellini più piccoli della giovane».

Le minacce

Quando la minore ha cercato di interrompere i contatti, ha iniziato a subire pesanti minacce. Gli arrestati, sebbene non si conoscessero tra loro, agivano in modo coordinato, sfruttando la vulnerabilità della vittima, che ha sviluppato sintomi depressivi smettendo di mangiare e di frequentare la scuola e gli amici. «La terribile situazione in cui è rimasta coinvolta – continuano gli inquirenti – ha fatto cadere in un profondo stato di prostrazione la ragazza che, ogni qualvolta ha provato ad opporsi alle terribili richieste, è stata minacciata dagli aguzzini di divulgare ai suoi amici il materiale scabroso e di svelare i suoi comportamenti sessuali che, nonostante la costrizione, era stata indotta a credere che fossero frutto della sua volontà».

La denuncia della madre

La madre, accortasi del malessere della figlia e appreso delle chat molto spinte che intratteneva con un ragazzo molto più grande di lei, ha denunciato tutto alle autorità, dando così il via alle indagini, che su ordine della Procura di Roma hanno portato all’arresto dei tre soggetti e del giovane volpianese, prelevato nella sua abitazione e trasferito nel carcere torinese delle Vallette.

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