Blues for a child: raccolti 11mila euro per l'ospedale Regina Margherita
Il booklet contenuto nel disco (500 copie vendute) è stato riprodotto su plexiglass e sarà appeso nel reparto di oncologia infantile.

Nei giorni scorsi, grazie al service «Blues for a child», consegnati nel reparto di oncologia infantile del Regina Margherita, diretto dalla Dottoressa Franca Fagioli, gli 11.000 euro raccolti a loro favore.
Blues for a child
«Concretizzato un importante aiuto al Regina Margherita! Complimenti a Tocci e a chi lo ha supportato per raggiungere questo risultato. Felice di aver dato un piccolo aiuto». Sono le parole di Giacomo Spiller della Filarmonica Castellamonte. Sono il «punto esclamativo» su un’iniziativa da 10 e lode. Nei giorni scorsi, Giovanni Tocci, past president del Lions Club Alto Canavese e autore del service «Blues for a child», e Cristina Filippone (che ha partecipato direttamente alla vendita dei cd raccogliendo oltre 4000 euro) presso «L'Isola di Margherita» hanno consegnato nel reparto di oncologia infantile del Regina Margherita, diretto dalla Dottoressa Franca Fagioli, gli 11.000 euro raccolti dal club a loro favore.
Iniziativa solidale
La cifra è stata messa insieme con la vendita dei cd «Blues for a child» e con un contributo straordinario di una famiglia locale che ha voluto mantenere l’anonimato. Il booklet contenuto nel disco (500 copie vendute) è stato riprodotto su plexiglass e sarà appeso nel reparto di oncologia infantile. I proventi dell'opera, impreziosita da un emozionante video musicale, saranno quindi destinati per sostenere la ricerca, promuovere la cura e l’assistenza dei bambini malati. Alcuni mesi fa i genitori di Alessio Chiarovano, coraggioso bimbo castellamontese strappato troppo presto all’affetto e amore dei suoi amici e familiari, hanno affidato la storia del loro piccolo ad un gruppo di persone di talento, che con impegno e determinazione hanno saputo trasformare dar forma e sostanza musicale ad un progetto corale e solidale che, ricordando Alessio, ha toccato come non mai i cuori dei canavesani e non solo.