Collezionista ritrova timbri nazisti della Seconda Guerra Mondiale, ora vuole donarli
Un collezionista ritrova timbri nazisti della Seconda Guerra Mondiale, ora il felettese Mario Ferrero vuole donarli ad un'associazione che ne faccia buon uso, per non dimenticare.
Collezionista ritrova timbri nazisti
«Sono due oggetti che rappresentano un pezzo di storia. Qualcosa di terribile, di disumano. Un periodo che però non dobbiamo cancellare, perché deve servire da monito a tutte le future generazioni. Per questo, invece di gettarli ho deciso di metterli a disposizione di coloro che si occupano della tragedia che ha colpito milioni di persone». Mario Ferrero, collezionista a livello amatoriale, nel suo cercare e trovare in giro si è imbattuto in quelli che sono dei timbri risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Timbri legati sia a quella che era la propaganda hitleriana, ma anche alla tragedia dei campi di concentramento.
Il racconto
Ebbene, oggi il signor Ferrero, che vive a Feletto, vorrebbe farne dono, ad esempio, alla Comunità Ebrea o a chi si occupa di quello che è stato il periodo dell’Olocausto, affinché possano essere un tramite per spiegare al meglio ciò che sono stati quegli anni bui. «Mi sono imbattuto in questi oggetti un giorno, a Ozegna. C’era un ambulante di quelli che hanno vari cimeli, parcheggiato vicino ad un bivio. Mi sono fermato, ho fatto due chiacchiere con lui, che era di origini polacche, e alla fine ho deciso di prendere questi timbri. In un secondo tempo, tramite una ricerca, ho capito di cosa si trattasse».
"Non dimenticare"
Un sentimento forte, di disagio e di malessere si è sviluppato nel collezionista canavesano: «Sono stato fortemente tentato di gettarli via, perché rappresentano un simbolo di vita e di morte, soprattutto della seconda. Però mi sono detto che sono allo stesso tempo testimonianza di qualcosa di vero e terribile, che non deve ripetersi più. Ecco, perché penso che ci siano persone, associazioni o gruppi a cui cedere, del tutto gratuitamente, i timbri. Penso che loro possano farne buon uso, al fine di spiegare cosa è successo. E che tutto ciò, seppur tremendo, non deve essere dimenticato».
L'appello
Tramite il nostro giornale, Mario Ferrero lancia quindi un appello: «Sono disponibile a dare, ripeto senza alcuna richiesta economica, entrambi gli oggetti. Ma solo a chi è davvero interessato ad usarli per ricordare cosa sono stati l’Olocausto, la segregazione ed il dolore provocato dalla guerra. Sono contattabile allo 0124-490287 e pronto ad incontrare, in particolare modo, i rappresentanti della Comunità ebraica così fortemente colpita da ciò che è stata una bestialità perpetrata dall’uomo».