Eporedia nell'antica Roma, ecco com'era Ivrea quasi 2000 anni fa
Domani pomeriggio, 14 luglio, la visita ai resti romani con partenza alle 15.30 alla Torre di Santo Stefano

Eporedia nell'antica Roma, ecco com'era Ivrea quasi 2000 anni fa.
Eporedia nell'antica Roma
E' dedicata a Eporedia nell'antica Roma l'iniziativa in programma domani pomeriggio, 14 luglio. Partenza alle 15.30 alla Torre di Santo Stefano per una visita alla scoperta dei resti romani con l'archeologa.
Un po' di storia
Ĕpŏrĕdĭa è il nome in latino di Ivréa. Fu fondata intorno al V secolo a.C. dai Salassi, un popolo d'origine celtica stabilitosi nel Canavese. Il toponimo potrebbe quindi derivare dalla divinità celtica Epona, in particolare dalla contrazione dei termini gallici epo, affine al greco antico hippos, (cavallo), e reda, cioè carro a quattro ruote, indicandola come già strategica stazione viaria di carri equestri per gli accessi cisalpini.
L'invasione romana
A partire dal I secolo a.C. fu infatti colonia romana, collocata a presidio della via militare che dalla pianura piemontese si spingeva nelle valli della Dora Baltea. Particolarmente rilevanti, tra le testimonianze archeologiche di questo periodo, sono i ruderi dell'anfiteatro[8], collocato a breve distanza dall'attuale centro storico. In seguito mutò nome in Augusta Eporedia.
L'anfiteatro romano
Costruito attorno alla metà del I secolo d.c. si pensa che potesse ospitare più di diecimila spettatori. Nell'area archeologica è anche compresa una villa preesistente, della quale alcune strutture murarie furono inglobate nell'anfiteatro.[14]