Giornate del Fai il Canavese scopre le sue bellezza "nascoste"
Oggi, domenica 23 marzo, nella sala conferenze “Ex Area Obert” a Forno Canavese si terrà la conferenza “Il valore di un territorio, la piccola Rhur della valle del Viana”.

Giornate del Fai il Canavese scopre le sue bellezza "nascoste", prima San Benigno e oggi, domenica 23 marzo 2025, Forno
Giornate del Fai
«La nostra missione principale è tutelare i beni, ma allo stesso tempo vogliamo unire il territorio, perché da soli non si va da nessuna parte». Queste parole della capodelegazione Fai Ivrea e Canavese Nella Falletti Geminiani sottolineano fin da subito lo spirito che, sul territorio, sta caratterizzando la 35ª edizione delle Giornate Fai di Primavera, maltempo permettendo. E proprio a San Benigno si trovano quest’anno due dei siti che sono aperti al pubblico nel fine settimana del 22 e 23 marzo (dalle 10 alle 18, con ultimo ingresso alle 17.30) per l’iniziativa promossa dal Fondo Ambiente Italiano: da un lato, ovviamente, l’Abbazia di Fruttuaria, dove grazie al ritrovamento del 1979 si potranno ammirare gli splendidi mosaici di fine XI-inizio XII secolo, la Chiesa settecentesca, il Chiostro e la Sacrestia con l’opera di Defendente Ferrari; dall’altro l’Istituto Salesiano, un tempo Palazzo Cardinalizio, dove sarà possibile visitare anche la cameretta in cui Don Bosco ebbe il sogno sull’avvenire della Congregazione.
L'Abbazia e l'Istituto
Due beni, l’Abbazia e l’Istituto, che il Fai ha avuto gioco facile a coinvolgere nelle Giornate grazie alla piena disponibilità dell’abate-parroco don Mario Viano e del direttore della casa salesiana don Pier Majnetti, come ha voluto specificare Falletti. Ieri, sabato 22 marzo, presso il palazzo municipale sanbenignese si +è tenuta la conferenza “Restauri a Fruttuaria” a cura dell’architetto Giuse Scalva, direttore del percorso di visita in Abbazia. Ma San Benigno non è l’unica protagonista canavesano dell’evento.
Il Mulino Val
A Forno Canavese è aperto al pubblico il Mulino Val, edificio residenziale ispirato ad un mulino olandese con impagabile vista sulla vallata, il Palazzo Comunale e la Cappella di San Bernardo Abate con lo splendido affresco quattrocentesco della Madonna in trono con Bambino situato nell'abside (e domenica 23 alle 16.45 nella sala conferenze “Ex Area Obert” a Forno Canavese si terrà la conferenza “Il valore di un territorio, la piccola Rhur della valle del Viana” a cura di Giacomo Vieta); a Settimo Vittone, invece, saranno visitabili la Pieve di San Lorenzo e il Battistero di San Giovanni Battista. Parallelamente il Gruppo Fai Ciriè e Lanzo promuove l’apertura dell’antica Chiesa Plebana e della Cappella di San Rocco, a San Maurizio, e della Cappella della Beata Vergine Maria Assunta a San Francesco al Campo.
Apprendisti Ciceroni
Alla presentazione delle Giornate Fai in Canavese sono intervenuti, oltre alla capodelegazione Falletti, la presidente regionale FAI Piemonte Smeralda Saffirio, il sindaco di San Benigno Alberto Graffino, l’omologo di Forno Vincenzo Armenio, l’assessore di San Maurizio Giulia Gobetto, la Rappresentate del Gruppo FAI Cirié e Lanzo Cecilia Veronese e la direttrice del Sito Museale di Fruttuaria Sofia Uggè; tutti concordi nell’indicare nella sinergia tra enti il valore principale emerso dall’organizzazione della manifestazione. Come per le edizioni passate, inoltre, le visite saranno curate dagli “Apprendisti Ciceroni”, ovvero gli studenti dei licei Botta e Gramsci di Ivrea, dell’Istituto di Istruzione Superiore XXV Aprile-Faccio di Cuorgnè e Castellamonte, e degli istituti Aldo Moro e Santissima Annunziata di Rivarolo, coordinati dal professor Arnaldo Conta Canova e affiancati da volontari locali.















