Il Contaminata Quartetto al Teatro Bertagnolio
Chiaverano. Avrebbe dovuto essere lo spettacolo inaugurale della stagione 2016-2017 della Compagnia Andromeda al Teatro Bertagnolio di Chiaverano, poi per cause di forza maggiore non ha potuto andare in scena a dicembre e verrà proposto sabato 21 gennaio (alle 21): è il Contaminata Quartetto, in Mina vestita di jazz, con la splendida voce di Paola Mei accompagnata da Sandro Gibellini alla chitarra, Alessandro Maiorino al contrabbasso e Vittorio Marinoni alla batteria. Sul palco, assieme alla cantante e ai musicisti, faranno alcune incursioni gli attori Teresa Gioda, Angelo Patti e Luca Vincent Pecora, diretti da Matteo Chiantore che ha curato i testi dei loro interventi.
Chiaverano. Avrebbe dovuto essere lo spettacolo inaugurale della stagione 2016-2017 della Compagnia Andromeda al Teatro Bertagnolio di Chiaverano, poi per cause di forza maggiore non ha potuto andare in scena a dicembre e verrà proposto sabato 21 gennaio (alle 21): è il Contaminata Quartetto, in Mina vestita di jazz, con la splendida voce di Paola Mei accompagnata da Sandro Gibellini alla chitarra, Alessandro Maiorino al contrabbasso e Vittorio Marinoni alla batteria. Sul palco, assieme alla cantante e ai musicisti, faranno alcune incursioni gli attori Teresa Gioda, Angelo Patti e Luca Vincent Pecora, diretti da Matteo Chiantore che ha curato i testi dei loro interventi.
Chiaverano. Avrebbe dovuto essere lo spettacolo inaugurale della stagione 2016-2017 della Compagnia Andromeda al Teatro Bertagnolio di Chiaverano, poi per cause di forza maggiore non ha potuto andare in scena a dicembre e verrà proposto sabato 21 gennaio (alle 21): è il Contaminata Quartetto, in Mina vestita di jazz, con la splendida voce di Paola Mei accompagnata da Sandro Gibellini alla chitarra, Alessandro Maiorino al contrabbasso e Vittorio Marinoni alla batteria. Sul palco, assieme alla cantante e ai musicisti, faranno alcune incursioni gli attori Teresa Gioda, Angelo Patti e Luca Vincent Pecora, diretti da Matteo Chiantore che ha curato i testi dei loro interventi. «La musica, bella o brutta, seria o ignorante, santa o puttana, è lunga. E non ti abbandona. È il rumore dell’anima. E ti si attacca alla pelle e al cuore per non lasciarti più». Sono parole di Mina, le stesse che si possono leggere negli occhi di Paola Mei quando fa musica, che si tratti di cantare, ascoltare o anche solo di parlarne. «Sono una che canta sempre, da sempre». Così semplicemente si descrive Paola, cantante dalle straordinarie capacità vocali, che è particolarmente legata alla figura della Tigre di Cremona: «Da bambina sentivo tanti dischi di Mina perché piaceva a mia mamma, per cui, inevitabilmente, la mia vocalità si è formata su di lei». Dopo un inizio pop (chi non è stato pop, almeno per un po’?) Paola scopre il jazz, sono gli Anni Ottanta: «Non è stato amore a prima vista, ci sono entrata pian piano, me lo sono messo a posto per me, come una casa, e ora il jazz è la mia casa». A partire dagli anni novanta Paola Mei intraprende un’apprezzata carriera jazzistica. Poi a un certo punto, come nelle migliori storie, il ritorno alle origini e la voglia di cantare Mina.. in jazz! Nasce così “ContaMinata”, un vero e proprio concerto jazz, dove ogni canzone acquista significato musicale oltre che melodico, dove gli arrangiamenti camminano insieme al canto, in uno scambio creativo molto efficace, passando dal blues di Sabato Notte” alla bossanova di Conversazione, alla ballad E se domani, in un viaggio attraverso uno sterminato repertorio. A impreziosire lo spettacolo, le incursioni degli attori della Compagnia Andromeda sapranno far rivivere momenti magici della nostra storia e della carriera di una cantante straordinaria, per ricordarci che, nonostante tutto, siamo ancora liberi di sognare. Per Paola Mei esibirsi al Bertagnolio, ospite di Andromeda è un po’ giocare in casa: sue anni fa è stata ospite del cartellone con il suo Quincy Blue Choir ed è stata soprattutto compagna di viaggio in numerosi lavori intrapresi dalla compagnia, curando l’aspetto corale. «Paola – afferma Matteo Chiantore – è sicuramente una delle eccellenze artistiche prodotte dal nostro territorio e riteniamo che sia doveroso, nel corso di una stagione come la nostra, dedicare spazio a chi, partendo dal Canavese, è riuscito a emergere. Non sarà l’unica protagonista a km zero della stagione 2016-2017 ed è sicuramente un onore, oltre che un piacere, affidare a lei l’ouverture di questo nuovo cartellone».