Cultura

Il docufilm "70072 La bambina che non sapeva odiare" in Macedonia

L'evento vedrà la partecipazione tra i relatori di Elso Merlo, regista canavesano di «70072 La bambina che non sapeva odiare» e della stessa Lidia, protagonista del docufilm.

Il docufilm "70072 La bambina che non sapeva odiare" in Macedonia
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Il docufilm «70072 La bambina che non sapeva odiare» e i suoi protagonsiti al centro di una conferenza in Macedonia in occasione della commemorazione delle vittime macedoni dell'Olocausto.

La Bambina che non sapeva odiare

Un lungo percorso culturale che si arricchisce, giorno dopo giorno, di tappe straordinarie. Non conosce confini l'emozionante docufilm «70072 La bambina che non sapeva odiare», che racconta la vera storia di Lidia Maksymowicz. Dopo essere stata, lunedì 8 marzo, al centro di un interessante convegno a palazzo Madama, svolto nella sala Caduti di Nassiriya per celebrare la Giornata internazionale della donna, la pellicola, realizzata dall'associazione castellamontese La Memoria Viva, torna meritatamente al centro dell'attenzione anche fuori dall'Italia. In occasione delle commemorazioni per i 7144 ebrei macedoni vittime dell'Olocausto e uccisi a Treblinka nel 1945, l'Ambasciata Italiana a Skopje e la Comunità Ebraica della Repubblica Macedone hanno organizzato un importante evento, che vedrà la partecipazione tra i relatori di Elso Merlo, regista canavesano di «70072 La bambina che non sapeva odiare» e della stessa Lidia, protagonista del docufilm. Il convegno sarà moderato dall professor Marco Pescatelli dell'Ambasciata Italiana. Per seguire su internet l'evento commemorativo si può scrivere a: organizzazione@lamemoriaviva.it.

Olocausto macedone

L'appuntamento con l'attesa commemorazione è per giovedì 11 marzo. Particolarmente ricco il programma della giornata, che si aprirà con il discorso di Berta Romano – Nikolikj, Presidente della Comunità Ebraica della Repubblica di Macedonia. Quindi, ci sarà l'intervento di H.E.Andrea Silvestri, Ambasciatore italiano a Skopje. Collegati on-line, rispettivamente dal Canavese e dalla Polonia, sarà poi la volta proprio di Elso Marlo e di Lidia Maksymowicz. Sarà collegato per l'occasione il Presidente della Repubblica della Macedonia del Nord Stevo Pendarovski.

Il grande insegnamento di Lidia

Il docufilm “70072 La bambina che non sapeva odiare” ha conquistato tutti, raccontando una vicenda unica, che inizia nell'inferno di Birkenau, dove a soli 3 anni Lidia Maksymowicz si vede deportata con la sua mamma e i suoi nonni. Sono mesi lunghissimi per una bambina che vive nel cuore dell'inferno dentro la famigerata baracca del Dottor Josef Mengele; mesi che segneranno per sempre la sua esistenza. Poi la liberazione del campo il 27 gennaio 1945 e l'inizio di una nuova vita, l'adozione da parte di una famiglia polacca e in fine dopo anni e anni di ricerche la splendida notizia: la sua mamma naturale era viva, aveva lottato e superato ogni atrocità del nazismo, vinto la marcia della morte e stava cercando in ogni orfanotrofio russo tracce della sua piccola. L'incontro tra Lidia e sua madre, immortalato in immagini originali e toccanti, è una vicenda straordinaria e vera di grande tenacia e di amore più forte di ogni forma di odio e discriminazione.

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