Ingria rappresenta il Piemonte nell'Associazione Nazionale Città della Patata
Il sindaco: come rappresentante di Uncem credo sia un’ottima iniziativa e strumento sia di valorizzazione del prodotto e della filiera delle piccole attività.
Proprio così, pochi giorni fa è nata in videoconferenza attraverso la sede nazionale di ALI Lega delle Autonomie, l’Associazione Nazionale Città della Patata, della quale per ora il Comune di Ingria risulta l’unico ente locale piemontese presente tra i soci fondatori.
Ingria nell'Associazione Nazionale Città della Patata
I Sindaci dei 19 Comuni provenienti da 10 regioni hanno deciso di “mettersi in rete” e di lavorare insieme alla ricetta per valorizzare la pataticoltura di qualità, il paesaggio, i prodotti tipici, le tradizioni autoctone, la cultura e l’imprenditoria locale, per sostenere e sviluppare la qualità delle produzioni e dei territori nei quali il tubero più famoso al mondo è il vero protagonista della vita sociale, culturale ed economica. La rete di questi Comuni Italiani caratterizzati dalla presenza nel territorio comunale di terreni coltivati a patata o sede storica di consolidate e collaudate manifestazioni a sostegno della produzione e del consumo delle patate, ha eletto il Consiglio Direttivo, che rimarrà in carica per tre anni: la Presidenza è stata affidata al Sindaco di Pizzoferrato (Palmerino Fagnilli), mentre le Vicepresidenze ai Sindaci del Comune meno popoloso, Ingria (Igor De Santis), e a quello più popoloso, Avezzano (Giovanni Di Pangrazio).
Le parole del sindaco
Apre le dichiarazioni il Sindaco Igor De Santis: “noi a Ingria nella patata ci abbiamo sempre creduto! Con grande onore accettiamo la vicepresidenza, insieme ad Avezzano città emblema della filiera della patata, sia come rappresentatività del nostro territorio del nord-ovest ma anche come simbolo essendo uno dei Comuni più piccoli d’Italia. Un grazie al presidente Fagnilli per aver giocato un ruolo fondamentale nella spinta alla costituzione di un’importate associazione di carattere nazionale: la patata è sicuramente una risorsa tipica e storica delle nostre montagne e l’obiettivo è proprio quello di rendere di qualità un prodotto che tipicamente non viene riconosciuto come “nobile”. Seppur la produzione a Ingria sia modesta, a Ingria infatti di patata non ce n’è tanta, il nostro pensiero con un filo di goliardia è sempre stato quello di fare rete tra i vari produttori locali per poterne estrarre un circuito di nicchia: come rappresentante di Uncem credo sia un’ottima iniziativa e strumento sia di valorizzazione del prodotto e della filiera delle piccole attività ma anche mezzo di interconnessione e confronto tra le varie realtà nazionali”.
Originale iniziativa
Prosegue il consigliere comunale e regionale Andrea Cane: “era l’ormai lontano 2007 quando Nonna Teresa di Ingria diventava la prima Miss Patata all’interno della nostra sagra, concordo quindi col Sindaco quando afferma che abbiamo sempre creduto al nobile tubero, sia sotto l’aspetto goliardico-turistico, che come filiera commerciale: la nascita di questa Associazione rappresenta un originale strumento di marketing che permetterà sicuramente di contribuire a fare conoscere meglio non solo il nostro piccolo Comune, ma il Piemonte in generale che sono orgoglioso di rappresentare anche in Consiglio regionale. Sarà quindi mia cura sondare al più presto la possibilità di far aderire all’associazione anche altri enti locali appartenenti alla nostra Regione: come non citare per esempio le patate montane di Bourcet, località del Comune di Roure che per tanti anni ha rifornito con qualità la nostra sagra della patata, grazie all’impegno dell’amico Ivo Negro che ha saputo dare l’esempio di come sia possibile vivere e rendere redditizia la montagna riuscendo a coltivare un prodotto ottimale nel rispetto della natura”.
Turismo
Chiude le dichiarazioni il Consigliere Comunale Federico Bianco Levrin: “Come responsabile al turismo sono orgoglioso di accogliere tramite Ingria nella nostra Regione una nuova associazione che denota un imprescindibile fattore identitario, da tutelare e promuovere, un vero e proprio network nazionale dei Comuni a vocazione pataticola nato nel pieno dell’emergenza sanitaria per i nostri territori, anche per guardare al futuro con nuove progettualità e farci trovare pronti quando finalmente il ciclo turistico dei nostri Comuni e delle nostre pro Loco potrà di nuovo riaccendere i motori”.