Storia

Monumento a Vittorio Ferrero: il mezzobusto sarà spostato in mezzo alla piazza

L'amministrazione comunale di Leini ha dato il via libera.

Monumento a Vittorio Ferrero: il mezzobusto sarà spostato in mezzo alla piazza
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Monumento a Vittorio Ferrero: il mezzobusto sarà spostato in mezzo alla piazza. L'amministrazione comunale di Leini ha dato il via libera.

Monumento a Vittorio Ferrero

Il monumento dedicato a Vittorio Ferrero torna ad avere la dignità che merita. L’amministrazione comunale ha dato il via libera allo spostamento, il terzo in 130 anni. Per anni relegato in un angolo, dietro ad una siepe e ai cassonetti dei rifiuti, ora, finalmente, il mezzobusto torna al centro della piazza. La ditta incaricata della traslazione lo sta ponendo nei pressi dell’adiacente via Carlo Alberto.

La storia dell'opera

Il monumento, oggi oggetto di trasferimento, fu inaugurato, in piazza Vittorio Emanuele, ai piedi del Municipio, nell’ottobre 1891, alla presenza dei reduci garibaldini che depositarono una corona in onore del comandante. L’opera dedicata al colonnello ed eroe dei moti rivoluzionari di San Salvario del 1821, fu realizzata dallo scultore Casetti (almeno così dicono le cronache dell’epoca), e costò 25 lire. In quel sito vi rimase fino a quando fu spostata nella piazza che ancor oggi la ospita e che all’epoca era denominata piazza della Rivoluzione Fascista, per poi essere ribattezzata piazza Vittorio Ferrero, proprio in ricordo del milite e benefattore che dopo essere stato costretto a lasciare l’Italia, vi tornò dopo l’armistizio generale promulgato da Carlo Alberto nel 1848 che scelse di vivere a Leini. Il monumento fu posto al centro dell’area verde (usata, come parco giochi e come spazio per accogliere la Festa degli alberi), a pochi passi dall’asilo che volle far costruire lasciando tutti i suoi averi al comune di Leini e, in particolare, la sua residenza estiva: il cascinale di Basse di Stura. Asilo che chiese di far erigere con i propri beni per accogliere e formare i bambini più bisognosi. E così fu e continua ad essere grazie a comune, parrocchia Santi Pietro e Paolo e alle suore di Sant’Anna. L’unica cosa che chiese in cambio fu d’essere seppellito nel cimitero di Leini, dove giace, dal 1853, proprio alle spalle della cappella cimiteriale.

Il valzer degli spostamenti

Dopo 116 anni il trasloco della sua effigie, il 7 ottobre 2007, subì il suo secondo spostamento. L’allora sindaco Ivano Coral decise il nuovo assetto dell’area. Con la creazione dei parcheggi e la valorizzazione del ricetto (una delle zone più antiche di Leini), il monumento fu posto, un po’ nascosto, nell’angolo sud della piazza. Prima l’amministrazione Leonee ora quella Pittalis hanno deciso di riportare il milite e benefattore in auge e ridargli la dignità che gli spetta. La struttura in pietra che sorregge il mezzobusto è in fase di spostamento e sarà posta in un punto più visibile, anche a coloro che transiteranno lungo via Carlo Alberto, dando onore e merito a un soldato e a un uomo che molto ha dato alla libertà e all’istruzione cittadina. Poco lontano da piazza Vittorio Ferrero, nel Parco Sant'Anna, tra via Capirone e via Carlo Alberto, l’amministrazione, approfittando della chiusura dello spazio per Covid, ha avviato un intervento di sistemazione della pavimentazione il cui sottofondo è stato sgretolato dal gettare sale per ridurre il rischio di scivolamento durante le gelate invernali.

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