Moreno Lacchio sarà per la terza volta Magnifico Podestà

«Sono emozionato come la prima volta – ha esordito – Spero come sempre che sia un bellissimo carnevale».

Moreno Lacchio sarà per la terza volta Magnifico Podestà
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Moreno Lacchio sarà per la terza volta Magnifico Podestà. «Sono emozionato come la prima volta – ha esordito – Spero come sempre che sia un bellissimo carnevale».

Moreno Lacchio

L’eporediese Moreno Lacchio, 63 anni, commerciante in pensione, interpreterà per il terzo anno consecutivo il ruolo di Magnifico Podestà. «Sono emozionato come la prima volta – ha esordito – Spero come sempre che sia un bellissimo carnevale e che tutte le diatribe si appianino». Per lui il momento più emozionante è la Preda in Dora «Dove sono il protagonista, ma anche la sfilata, perché quando sul mio carro entro in una piazza dove gli aranceri smettono per un attimo di tirare le arance, gridano il mio nome, applaudono e si sente quel profumo acre, è emozionantissimo - ha raccontato ricordando la sua passione nata da ragazzino - Con mio papà, tiravamo le arance dai balconi, com’era l’usanza negli anni ‘70/’80. Sono stato per un anno arancere nella squadra dei “Diavoli” e poi ho seguito molto la fagiolata di San Lorenzo». Titubante quando gli è stato proposto il ruolo la prima volta, ora ammette che è un’esperienza unica.

Fuori dalle polemiche

Cosa ne pensa delle polemiche riguardanti la Fondazione?
«Non mi toccano personalmente, però mi spiace che ci siano. Il carnevale è una rivoluzione, però bisogna cercare di appianare queste cose».
Vi aspettavate l’uscita di scena di Gianluca Actis Perino?
«Non entro nella questione, io so che è una brava persona».

In ricordo di papà e mamma

Qual è il suo proposito per l’edizione 2020?
«Fare il carnevale oltre che per la mia famiglia, nel ricordo di papà e mamma, per il progetto “Violetta”, in cui credo. Non posso pensare che alla soglia del 2020 ci sia ancora gente che violenta ed uccide donne e bambini. Mi verrebbe voglia, simbolicamente, di prendere uno di questi e buttarlo in Dora al posto della pietra. Serve una rivoluzione, soprattutto da parte delle donne, ed il carnevale può e deve sensibilizzare anche su questo argomento».

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