Castellamonte

Mostra della Ceramica inaugurata la 63ª edizione

Una serie di collaborazioni internazionali come quella con la Cina sottolineano l’importanza della ceramica nel dialogo globale.

Mostra della Ceramica inaugurata la 63ª edizione
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Mostra della Ceramica inaugurata la 63ª edizione che guarda alla Cina. Ieri pomeriggio, sabato 24 agosto 2024, l'atteso taglio del nastro alle 16:30 in Piazza Martiri della Libertà, svelati i nomi dei vincitori del concorso Ceramics in Love.

Mostra della Ceramica

La 63esima Mostra della Ceramica di Castellamonte promette di essere un crocevia di culture e tecniche produttive. Con la Cina come paese ospite e una serie di collaborazioni internazionali che sottolineano l’importanza della ceramica nel dialogo globale, l’evento castellamontese si propone come concretizzazione di un lungo percorso nel quale gli organizzatori hanno dato il massimo per ottenere il miglior risultato possibile. Come sempre, è l’Assessore alla Cultura Claudio Bethaz a presentarci l’edizione ormai prossima a cominciare (inaugurazione il 24 agosto) che si preannuncia ricca di novità e conferme, grazie alla preziosa collaborazione del curatore, professor Giuseppe Bertero.

Il taglio del nastro

- Assessore Bethaz, la Mostra della Ceramica è un evento che non si ferma mai. Come è nata l’idea di invitare la Cina come paese ospite di questa edizione?
«La nostra mostra è il risultato di numerose collaborazioni e quest’anno siamo particolarmente contenti di aver invitato la Cina come paese ospite. La decisione è scaturita dalla collaborazione con l’ANGI - Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese - e dalla connessione istituzionale con la prefettura di Wenzhou in Cina, nota per la sua millenaria tradizione nella produzione ceramica, specialmente di porcellana. Questo legame culturale si è ulteriormente rafforzato con la coincidenza dei 700 anni dalla morte di Marco Polo, a cui è dedicato il concorso “Ceramics in Love Marco Polo”».
- Quali sono le conseguenze più immediate di questo scambio artistico-culturale con il grande paese asiatico?
«Il sindaco ha visitato la Cina e, in seguito, abbiamo ospitato due artisti cinesi a Castellamonte. Insieme ai ceramisti locali, stanno realizzando un’opera di arredo urbano che sarà posizionata nel centro della città. Questa collaborazione ha anche portato alla pubblicazione in Cina di il volume “Ceramica di Castellamonte” di Sandra Baruzzi e Maurizio Bertodatto, pubblicato in Italia sei mesi fa».

Non solo la Cina

- Oltre alla Cina, la mostra continua la collaborazione con la città di Matera e con un artista originario di quei luoghi. Può raccontarci di più?

«Con Matera, la collaborazione si è concretizzata nell’installazione “Attraversamento Meridiano”, che simboleggia la transumanza. Ogni ceramista di Castellamonte ha personalizzato un modello base di mucca, creando una mandria di ceramica in scala. Il progetto, sviluppato con l’artista Raffaele Pentasuglia, include anche teli realizzati da Damiano Spoto che rappresentano le stagioni attraversate dalla mandria e una colonna sonora composta ad hoc da Ambrogio Sparagna. L’installazione è situata nella rotonda Antonelliana. Il progetto potrebbe essere esteso alle altre città della ceramica in Italia, dando luogo a una vera e propria mandria di ceramica».
- Arte ceramica e arte grafica si incontrano nel progetto “Carta Cristallina”. Di cosa si tratta?
«”Carta Cristallina” è una novità di quest’anno, nata dalla collaborazione con Elisa Talentino, grafica di Castellamonte che ha realizzato il manifesto del Salone del libro di Torino di due edizioni fa. Il progetto fonde l’arte grafica con quella ceramica, cristallizzando lavori grafici su ceramica grazie all’utilizzo degli smalti. “Carta Cristallina” sarà una vera e propria mostra ospitata dalle sale di Palazzo Botton».

Eventi da non perdere

Ci sono altri eventi da non perdere durante la mostra?

«La curatela globale è affidata al professor  Bertero, che ha voluto ricordare attraverso un apposito “omaggio”, Miro Gianola, ceramista scomparso l’anno scorso. La sessantatreesima edizione della Mostra della Ceramica include anche una sezione dedicata al design ceramico e il contributo del liceo artistico Felice Faccio, le cui opere sono state realizzate dagli allievi nonostante la sede sia in restauro. Inoltre, ci sono vari punti espositivi privati e la collaborazione continua con la CNA per l’esposizione di manufatti al Centro Congressi Martinetti».
- Quanti artisti internazionali partecipano quest’anno?
«Abbiamo tre o quattro artisti cinesi e opere da 26 paesi del mondo».
- Parliamo degli eventi collaterali.

Tavole rotonde

«Gli eventi collaterali includono tavole rotonde e momenti di condivisione come i concerti. L’obiettivo è creare un pacchetto turistico completo, comprendente non solo la visita alla Mostra, ma anche eventi musicali come il concerto di inaugurazione. Ci sarà, inoltre, la cena della ceramica in piazza il 30 di agosto.
Il Festival nazionale della musica popolare, infine, è l’evento collaterale più importante di questa edizione. È inserito nel Festival della reciprocità, con la curatela artistica di Ambrogio Sparagna e la conduzione di Peppone Calabrese».
- La mostra attira un pubblico sempre più ampio. Qual è il segreto?
«Non ci sono segreti. Per noi è importante la varietà del pubblico della Mostra della Ceramica. Durante l’evento, Castellamonte accoglie appassionati e professionisti da ogni dove. Non solo, la macchina organizzativa è sempre al lavoro per favorire l’apertura a nuove maestranze, allargando così il bacino d’utenza. La fiera è una vetrina che mostra la ceramica in tutte le sue sfaccettature, permettendo ai visitatori di contemplare gli utilizzi quotidiani e le opere d’arte, fino alle stufe e gioielli in ceramica».

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