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Pagine d’Estate presenta due interessanti opere di due scrittori locali

«Dieci e venticinque» di Alberto Giovanni Luca e «Il pittore dell’anima Carlo Bonatto Minella» di Clara Colombatto.

Pagine d’Estate presenta due interessanti opere di due scrittori locali
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Pagine d’Estate presenta due interessanti opere di due scrittori locali: «Dieci e venticinque» di Alberto Giovanni Luca e , «Il pittore dell’anima Carlo Bonatto Minella» di Clara Colombatto.

Pagine d’Estate

La cultura si conferma al centro dell’estate frassinettese, grazie alle tante presentazioni letterarie che si sono avvicendate nel mese di agosto e all’ottimo successo della rassegna letteraria «Pagine d’Estate», organizzata con la regia dello scrittore frassinettese Alberto Giovannini Luca. Il ciclo di incontri con autori locali che hanno presentato i loro libri, chiacchierando con il pubblico, è giunto alla terza edizione, contribuendo a far conoscere le ultime fatiche editoriali degli scrittori del territorio. A tenere alta la vocazione del paese hanno contribuito pure gli autori di casa: lo stesso Alberto Giovanni Luca, che a Frassinetto ha presentato il libro «Dieci e venticinque» (Neos edizioni) e Clara Colombatto, la quale ha svelato al pubblico frassinettese il volume «Il pittore dell’anima Carlo Bonatto Minella» (Editrice Baima e Ronchetti).

«Dieci e venticinque»

In «Dieci e venticinque», Giovannini Luca racconta la storia di Fausto, il ragazzo che amava il rock e scriveva poesie d’amore nella terra del liscio per eccellenza, la Romagna. Ad Ottone, un paesino della Val Trebbia, il protagonista e voce narrante vive un’esistenza spensierata, comune a molti giovani di provincia, tra gli amici, la storica fidanzata, la musica, i film e gli eventi di cronaca che punteggiano la sua giornata. Sullo sfondo articoli e notiziari fanno rivivere gli accadimenti più significativi di quegli anni, fino alle 10.25 di quel tragico 2 agosto del 1980, segnato in nero nella storia del nostro Paese come il giorno della strage alla stazione di Bologna. Un racconto che si dipana seguendo il flusso delle parole del protagonista, alternando leggerezza e sorrisi intrisi di nostalgia con momenti di commozione profonda e la memoria di un evento drammatico rimasto nella memoria di tutti.

«Il pittore dell’anima Carlo Bonatto Minella»

In «Il pittore dell’anima Carlo Bonatto Minella» Clara Colombatto ricostruisce con delicatezza ed in chiave romanzata la breve ed intensa esistenza del grande pittore frassinettese Carlo Bonatto Minella, scomparso nel 1878 ad appena 22 anni. Ad oltre un secolo dalla sua morte questa figura di ragazzo di montagna, che nonostante le umili origini e la breve vita seppe conquistarsi un posto di primo piano nella pittura del tardo Ottocento, è diventato il simbolo del coraggio e della perseveranza nell'affrontare le difficoltà per seguire un sogno. Il romanzo, che incrocia la realtà dei documenti con l'immaginazione dell'autrice, spazia tra le pendici della Quinzeina e Torino, dove il ragazzo, nato e cresciuto a Frassinetto, si ritrovò a frequentare l'Accademia Albertina per coltivare le proprie doti artistiche. Intorno alle vicende umane ed artistiche del giovane pittore il suo paese e la sua gente. Storie, personaggi ed autori molto diversi, che hanno come unico comun denominatore Frassinetto, il «balcone del Canavese».

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