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Pinocchio il bestiario di Gianni Verna in mostra a Firenze

Pinocchio il bestiario di Gianni Verna in mostra a Firenze
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Il canavesano Gianni Verna inaugurerà la mostra: Pinocchio il Bestiario a Firenze il prossimo 5 marzo e nell'occasione terrà una seminario di xilografia alla scuola internazionale del Bisonte.

Pinocchio il bestiario di Gianni Verna

Grande xilografo animalista, che per l’eccellenza e la costanza delle sue rappresentazioni zoologiche, rientra a buon diritto nella categoria dei peintres animalier, Gianni Verna nel 2003 espone, con l’amico e sodale Gianfranco Schialvino con il quale aveva dato vita alla ‘Nuova xilografia’ nel 1987, la raccolta Bestiario, cui seguiranno le mostre Bestiae negli anni successivi.
Dal 2009 affronta la grande letteratura animalista, scandendo in 33 xilografie realizzate in uno o due colori (oro, rosso, bleu e verde), le Favole di Esopo, dove alterna irresistibili composizioni al tratto a fulminanti silhouettes.
Due anni dopo sarà la Batracomiomachia, nella versione di Giacomo Leopardi, a ispirare la prima prova di narrazione simultanea e continuativa in sei xilografie in legno di filo impresse su carta di cotone Hahnemühle di millimetri 390 per 2120. Nella sua interpretazione, tra il tono aulico e il dissacrante, darà forma moderna all’iconografia della Guerra de’ topi e delle rane, inserendo citazioni che spaziano dal mito del Rinascimento a Topolino di Walt Disney, fino alla motocicletta Fulmine. E infine, l’originale invenzione di rileggere, in sei xilografie di 30 cm x 2 metri per un totale di oltre 12 metri, il capolavoro collodiano attraverso i 26 animali che lo popolano.
E se, come annota acutamente Schialvino nella presentazione, la serie di citazioni simboliche: dallo specchio degli Arnolfini di van Eyck alla Creazione di Michelangelo, fino alla lampada di Guernica di Picasso, testimoniano la vasta cultura visiva di Verna, ancora più autorevole è l’operazione con la quale l’artista coniuga la potente rappresentazione verista degli animali alla loro tradizionale simbologia.

La tradizione del bestiario

La tradizione delle narrazioni figurate che si sviluppano orizzontalmente, anche per 9 o 12 metri, nasce in India e raggiunge il Giappone dando luogo agli Emakimono, storie che appaiono tra l’XI e XVI secolo fondendo testo e immagini disegnate, dipinte o stampate, su rotoli di carta o di seta. Ma la più famosa cronaca orizzontale è sicuramente l’Arazzo di Bayeux, ricamo in fili di lana che, in oltre 68 metri, narra la conquista normanna dell’Inghilterra, in una incalzante serie di scene straordinariamente vivaci.

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