A San Giusto la comunità dei fedeli in festa per don Mario Viano

L’intera comunità parrocchiale s’è stretta attorno in un’ideale abbraccio a don Mario Viano, sposo di Cristo, ad un anno dalla consacrazione a sacerdote.

A San Giusto la comunità dei fedeli in festa per don Mario Viano
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Domenica 7 ottobre, nella ricorrenza della Beata Vergine Maria del Rosario, a San Giusto Canavese la comunità dei fedeli ha celebrato e festeggiato don Mario VIano, ad un anno dalla consacrazione sacerdotale.

In festa per don Mario Viano

Domenica 7 ottobre, nella ricorrenza della Beata Vergine Maria del Rosario, durante la Messa delle 11.30, celebrata dal parroco don Marco Marchiando, l’intera comunità parrocchiale s’è stretta attorno in un’ideale abbraccio a don Mario Viano, sposo di Cristo, ad un anno dalla consacrazione a sacerdote in cattedrale ad Ivrea. E don Mario, che si dona a varie comunità del circondario, aveva gli occhi pieni di commozione e la gioia nel cuore. Don Mario che fin da subito si è fatto apprezzare ed amare dai fedeli per la sua semplicità, anche solo con un saluto, una battuta scherzosa od un sorriso per tutti. E quindi le omelie da ascoltare in silenzio, il racconto dell’esempio dei santi, l’impegno coi ragazzi nei centri estivi.

Giornata speciale

“Oggi per noi è un momento di festa – ha detto don Marco Marchiando – , con gioia celebriamo questa occasione nella quale la comunità si unisce con lui per questa felice ricorrenza di cammino sponsale con Cristo. Gli auguriamo che la vita sacerdotale di anno in anno sia aperta ai piccoli, al dono d’Amore di Dio, che il Signore lo conforti e lo aiuti nel suo percorso verso il Regno dei Cieli”. Con la cantoria che ha animato la celebrazione, sono stati intonati tanti canti del giorno dell’Ordinazione. Al termine, don Mario ha voluto ringraziare tutti quanti per la fraterna vicinanza nella ricorrenza, vicinanza che è concreta ogni giorno.

Le parole del religioso

“Ringrazio il Buon Dio e la Vergine Maria per il dono sacerdotale – ha detto il vice parroco – . E le parrocchie, dove ho fratelli maggiori che mi insegnano ad essere pastore in mezzo a voi. Grazie a tutti quanti, riuniti a festa, ed ai canti di oggi che mi hanno commosso e fatto scendere qualche lacrima. Come dice papa Francesco (un pastore deve stare davanti, in mezzo e dietro al gregge) metto il cuore e le mie forze nel cammino sacerdotale. Tutti noi abbiamo necessità di essere amati, perciò vi chiedo di pregare e voler bene a noi sacerdoti. E se c’è qualche fedele che zoppica ed è in difficoltà, un sacerdote è sempre presente per aspettarlo, confortarlo, incoraggiarlo: questo per portalo sulla Via del Signore, con pazienza”.

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