L'inaugurazione

Taglio del nastro atteso un anno per la mostra dedicata alla Lettera 22

Sabato 18 settembre l'attesa inaugurazione dell'esposizione al Castello Ducale di Agliè con autorità e sponsor

Taglio del nastro atteso un anno per la mostra dedicata alla Lettera 22
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Taglio del nastro atteso un anno per la mostra dedicata alla Lettera 22: sabato 18 settembre l'attesa inaugurazione dell'esposizione al Castello Ducale di Agliè.

Taglio del nastro atteso un anno per la mostra dedicata alla Lettera 22

Un’inaugurazione attesa da un anno quella della mostra dedicata alla Lettera 22 e aperta al pubblico nelle sale del Castello Ducale sabato 18 settembre, in presenza delle autorità canavesane e degli appassionati dell’oggetto di design che fa parte della storia del Novecento e della rivoluzione della scrittura e veniva prodotto proprio ad Agliè negli stabilimenti Olivetti.

La parole del sindaco Marco Succio

Ad aprire la mostra è stato il primo cittadino Marco Succio: «Le celebrazioni sui 70 anni della lettera 22 sono iniziate nel 2020, poi sospese a causa della pandemia. Nonostante l’arresto, abbiamo creduto fortemente in questo appuntamento riproponendolo nella sua parte più concreta ed interessante, costituita appunto dalla mostra. Un tributo importante al nostro glorioso passato industriale, a cui oggi più che mai dobbiamo guardare, non certo in chiave nostalgica, ma interpretandolo attraverso la rilettura di un modello industriale ancora estremamente innovativo, che possa costituire uno stimolo verso la ripresa. Agliè è stato uno dei luoghi chiave dell’attività olivettiana ed in particolare è stato il luogo in cui è stata prodotta la Lettera 22, un gioiello di meccanica e di design conosciuto in tutto il mondo. Per questo motivo è qui che abbiamo voluto dare vita alle celebrazioni, grazie alla collaborazione con molti partners istituzionali, associazionistici e commerciali senza i quali non sarebbe stato possibile organizzare un evento di qualità e di spessore culturale come questo».

Il curatore Marco Peroni

Così il curatore Marco Peroni: «La Lettera 22, «la macchina per scrivere Olivetti«, diventa per noi «la macchina per leggere Olivetti». L'occasione, cioè, per risalire dalla bellezza del prodotto alla bellezza di una vicenda industriale entusiasmante tempestata dalle idee e dalle visioni, ricca di valori senza tempo. In questa nostra piccola, ma ragionata mostra, la Lettera 22 non sta su un piedistallo per essere esibita, ma è rimessa al lavoro. Essa non può più aiutarci a scrivere, lo sappiamo bene: ma può aiutarci a leggere. Che cosa, di preciso? Più che la storia dell'azienda la cronologia dei fatti, il divenire dei bilanci, la sua diversità, i motivi per i quali può ancora essere d'ispirazione per il nostro presente e per nostro il futuro». In conclusione la direttrice del Castello Alessandra Gallo Orsi ha sottolineato come la residenza sabauda, fulcro economico del paese da secoli, fosse il luogo giusto per la mostra.

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