Una teca per custodire la dedica di Primo Levi alla biblioteca civica
Il volume autografato dall’autore è stato ritrovato negli scaffali della struttura tra gli altri libri
Una teca per custodire la dedica di Primo Levi alla biblioteca civica
Una teca per custodire la dedica di Primo Levi alla biblioteca civica
È stato Primo Levi al centro della ricorrenza del Giorno della Memoria a Cuorgnè. Da una parte è stato presentato il volume a fumetti di Pietro Scamera “Una stella tranquilla”, dedicato proprio a Levi, dall’altro è stata inaugurata una teca contenente il volume di “Se questo è un uomo” appartenente alla Biblioteca civica di Cuorgnè e a questa dedicata direttamente dall’autore. La commemorazione si è tenuta in due momenti diversi, al mattino, nell’auditorium della ex Manifattura, per i ragazzi delle quinte elementari e di tutte le classi delle medie, la sera per tutti i cittadini nella ex Chiesa della Santissima Trinità. Al mattino sono oltre trecento i ragazzi che riempiono il salone.
Commemorazione
Una commemorazione che inizia con la musica, con un quartetto che propone la colonna sonora di “Schindler’s List». A fare da presentatrice l’assessore alla cultura Laura Ronchietto Silvano che racconta come la direttrice della biblioteca Elisabetta DeMarco abbia ritrovato, negli scafali della struttura, il libro autografato da Levi. «La dedica - spiega - probabilmente è stata fatta durante uno degli incontri culturali che si tenevano in biblioteca, dove adesso tutti potranno vederlo, custodito in una apposita teca». L’incontro è poi proseguito con il saluto del rappresentante dell’Anpi Osvaldo Marchetti e con il racconto di come è nata l’idea del suo volume a fumetti, da parte di Scamera. «La mia è probabilmente l’ultima generazione che ha avuto contatto diretto, anche in famiglia, con i testimoni che hanno vissuto la tragedia della Seconda Guerra Mondiale. Questo volume è un modo per tramandare il ricordo».
Valperga
A Valperga la commemorazione, avvenuta in collaborazione con l’Anpi e con il Comune di Pertusio, si è svolta nel Teatro Eugenio Fernandi, con la proiezione del Docufilm "Io Sono" di Massimo Briglia ed Elisabetta Massera, alla presenza dell’autrice. Una commovente raccolta di testimonianze di chi, in Piemonte, visse quei tragici momenti, deportazioni comprese.