Cultura ai tempi del Covid

Zona gialla: non riaprono ancora i cinema in alto Canavese

Le serrande del Cinema Margherita di Cuorgnè e quelle dell’Ambra di Valperga restano infatti per ora abbassate. Una decisione sofferta ma ponderata.

Zona gialla: non riaprono ancora i cinema in alto Canavese
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Zona gialla. Non riaprono ancora i cinema in alto Canavese. Decisione sofferta ma ponderata da parte degli storici cinematografi Ambra di Valperga e Margherita di Cuorgnè.

Zona gialla: Non riaprono i cinema in Canavese

Ciak, si torna in sala o forse non ancora. Nel personalissimo calendario dei cinefili il 26 aprile 2021 è stata una giornata da cerchiare in rosso. Una data da ricordare non solo per l'assegnazione dei premi Oscar nella notte tra domenica e lunedì scorso, ma soprattutto per la possibilità, dopo oltre sei mesi di chiusure, di tornare a gustarsi i film in sala. Nell’Italia delle zone gialle riaprono i cinema. Tuttavia, i canavesani dovranno ancora pazientare un po’ prima di rivivere l'emozione di ritrovarsi davanti al grande schermo. Le serrande del Cinema Margherita di Cuorgnè e quelle dell’Ambra di Valperga restano infatti per ora abbassate. Una decisione sofferta ma ponderata.

Ripartire al meglio dopo le chiusure

«Siamo rimasti chiusi per tanti mesi e vogliamo ripartire al meglio, non deve essere un "riapriamo a tutti i costi" – spiega in merito ai cinema che non riaprono in Canavese nonostante la zona gialla Niccolò Tomelleri del cinema Ambra di Valperga - Il mantra di famiglia è: “se fai una cosa falla bene altrimenti non farla”. E fare le cose per bene ora più che mai vuol dire non avere fretta, fare un passo per volta. Il protocollo relativo ai luoghi di spettacolo da rispettare è più restrittivo rispetto a quello dello scorso anno, bisognerà infatti tenere sempre le distanze, la mascherina, farsi misurare sempre la temperatura, non sarà possibile acquistare o consumare cibi e bevande, l’accesso ai servizi igienici dovrà essere organizzato e scaglionato ed altre indicazioni alle quali un poco siamo già abituati». Gli ostacoli per una ripartenza «serena» non sono pochi aggiunge Tomelleri: «Il coprifuoco alle 22 che impone l’inizio dell’ultimo spettacolo non dopo le 19,30. Un orario che può essere proponibile nel fine settimana ma improponibile negli altri giorni quando si lavora fino a tardi. E poi la disponibilità di prodotto filmico. Nei prossimi giorni noterete che le sale che apriranno programmeranno praticamente tutte gli stessi film, un caso? No, non è un caso perché i "film nuovi" ci verranno presentati solo il 4 e 5 maggio prossimi durante le Giornate di Cinema, l’appuntamento dei professionisti del settore. A questo si aggiunge che tutti i due titoli di punta in uscita il 26 aprile, Nomadland e Minari, saranno disponibili in streaming a pagamento dopo neppure una settimana mentre altri sono già disponibili ma alle sale cinematografiche questi titoli vengono venduti senza nessuna riduzione di prezzo».

Cinefili in attesa

Stesso «copione», tanto per usare un termine caro ai cinefili, anche per lo staff dello storico cinema Margherita di Cuorgnè: «Viste le recenti disposizioni che consentirebbero la riapertura dei cinema il 26 Aprile, ma valutate le condizioni richieste agli spettatori per la visione del film: distanziamento, mascherine indossate, il coprifuoco alle ore 22, la quasi totale mancanza di film nuovi da proiettare, il Cinema Margherita resterà chiuso. L’esperienza di "andare al Cinema" dovrebbe essere un piacere ed un momento di libertà e svago, di cui per il momento non possiamo godere in modo civile. Abbiamo fatto questa scelta a malincuore, ma non potremmo offrire un servizio ottimale e sensato. Quindi speriamo di rivederci presto in sala perché ci mancano molto gli amici spettatori e i film».

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