Banda ultralarga arriva anche in Piemonte

36 mesi per servire 1 milione 300mila persone.

Banda ultralarga arriva anche in Piemonte
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Banda ultralarga, arriva in Piemonte. Sarà possibile grazie all'impegno di Anci e Uncem, con Regione Piemonte, Infratel e Open Fiber.

Banda ultralarga

284 milioni di euro di investimento pubblico. Sarà Open Fiber a realizzare la rete della banda ultralarga in Piemonte. L'operazione coinvolgerà 1.150 Comuni, molti anche in terra canavesana. Saranno 4 le fasi di intervento per 1 milione 300mila persone raggiunte, 900mila abitazioni e 110mila imprese servite, oltre seimila chilometri di lunghezza della rete.

36 mesi di tempo

Open Fiber, società costituita da Enel con Cassa Depositi e Prestiti, realizzerà il progetto nei prossimi 36 mesi, avendo vinto a giugno 2017 il secondo bando nazionale varato da Infratel.

Ora ad Anci Piemonte e Uncem Piemonte il compito di spiegare il Piano nazionale Banda ultralarga ai Comuni. Conoscenza, formazione, competenze, prima di tutto.

I numeri

In quest'ottica si è tenuto un incontro venerdì 15 dicembre a Torino, nella Sala Consiglieri di Palazzo Cisterna. Presenti i dirigenti Open Fiber, ma soprattutto oltre cento Sindaci e Amministratori di piccoli e grandi Comuni del Piemonte.
A introdurre il pomeriggio, il videomessaggio del Ministro della Coesione territoriale Claudio De Vincenti. Poi, gli interventi del Presidente Anci Piemonte Alberto Avetta, dell'Uncem Piemonte Lido Riba, dei vicepresidenti Anci Michele Pianetta e Uncem Marco Bussone.

Avetta e Riba

"Non solo tutti i Comuni devono essere raggiunti dalla nuova infrastruttura - spiegano Avetta e Riba - Tutti i cittadini devono poter fruire della nuova grande opportunità. Il digital divide è una storica emergenza del Piemonte che oggi deve essere definitivamente abbattuta. Senza dimenticare che al problema del trasferimento dati, dell'accesso alla rete, si uniscono le difficoltà nella ricezione del segnale tv e della telefonia mobile. Questo divario non è solo infrastrutturale o tecnologico, ma che blocca le opportunità di sviluppo socio-economico e che aumenta le distanze".

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