Il commento

Confindustria Canavese la presidente Paglia sulla Gigafactory a Scarmagno

"Si tratta per tutti noi di una rara opportunità"

Confindustria Canavese la presidente Paglia sulla Gigafactory a Scarmagno
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Confindustria Canavese la presidente Paglia sulla Gigafactory a Scarmagno.

Confindustria Canavese

Mercoledì 3 marzo, a Confindustria Canavese a Ivrea, si è svolto un incontro con Lars Carlstrom, CEO e founder di Italvolt. Hanno partecipato anche Patrizia Paglia e Cristina Ghiringhello, rispettivamente Presidente e Direttore, Marco Gay, Presidente di Confindustria Piemonte, Giorgio Marsiaj, Presidente dell’Unione Industriale di Torino, Andrea Tronzano, Assessore al Bilancio e alle Attività Produttive della Regione Piemonte, Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino e Corrado Alberto, Presidente API Torino.

La presidente Paglia

"Siamo estremamente orgogliosi che Italvolt abbia scelto di costruire il suo impianto in Canavese e per questo abbiamo voluto organizzare questo momento di confronto - ha dichiarato Patrizia Paglia, Presidente di Confindustria Canavese - Si tratta per tutti noi di una rara opportunità che, sono certa, potrà aiutare il territorio a crescere e svilupparsi, pertanto abbiamo ritenuto fondamentale che tutte le nostre associate potessero incontrare sin da subito il fondatore dell’azienda e ascoltare direttamente da lui il racconto del suo importante progetto. Con questa riunione abbiamo voluto dare tutti insieme il benvenuto a questa prossima realtà e lanciare alla nuova arrivata un segnale di disponibilità e collaborazione da parte del tessuto economico locale”.

I numeri del progetto

L’appuntamento è stato seguito via piattaforma web da un grande numero di aziende tutte desiderose di conoscere più nel dettaglio un progetto di forte rilevanza per il territorio e che a regime, come ha riferito l’azienda nel suo comunicato stampa con il quale ha annunciato l’operazione, potrebbe dare occupazione a circa 4.000 lavoratori e generare un indotto che nel complesso potrà arrivare a creare fino a 15.000 nuovi posti di lavoro.  Numeri di grande rilievo per un territorio come quello canavesano che negli ultimi 30 anni è stato protagonista di una grande trasformazione economica, sociale, culturale. Un territorio che ha dovuto e saputo “cambiare pelle” passando dall’80% degli addetti nella grande impresa all’80% degli addetti nella piccola e media impresa e che nel corso della sua storia ha dimostrato più volte una grande capacità di reinventarsi e di far succedere cose che da altre parti non succedono.

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