"Live (and not die) in Canavese"

Il convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria Canavese è un inno al territorio e alle sue potenzialità

Un incontro permeato da entusiasmo, voglia di confrontarsi e raccontare esperienze uniche e originali, attraverso una serie di testimonianze eterogenee, ma con un minimo comune denominatore, ovvero il grande amore per il Canavese

Il convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria Canavese è un inno al territorio e alle sue potenzialità
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"Live (and not die) in Canavese": il convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria Canavese è un inno al territorio e alle sue potenzialità

Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria Canavese

Il desiderio dei Giovani Imprenditori del Canavese di valorizzare la propria terra è oggi molto vivo e profondo. Essi sono consapevoli di vivere e lavorare in un luogo speciale e hanno voluto condividere questa consapevolezza con i colleghi delle altre territoriali del Piemonte e con gli altri associati di Confindustria Canavese organizzando il convegno “Live (and not die) in Canavese” che si è tenuto mercoledì 24 luglio presso l’Hotel Villa Soleil di Colleretto Giacosa.

Un incontro permeato da entusiasmo, voglia di confrontarsi e raccontare esperienze uniche e originali, attraverso una serie di testimonianze eterogenee, ma con un minimo comune denominatore, ovvero il grande amore per il Canavese.

Canavese territorio con tanti punti di forza

L’evento, che è stato anticipato dall’Assemblea annuale del Gruppo, è stato aperto da Ambra Michela, presidente dei Giovani Imprenditori Canavesani che nel suo discorso introduttivo ha spiegato che il convegno è stato voluto dal Gruppo “non soltanto per celebrare la bellezza del nostro territorio, ma anche per riflettere sui valori che emergono dal nostro rapporto con esso, valori che plasmano la nostra identità culturale, economica e sociale”. Un convegno organizzato per lanciare il messaggio (forte e forse anche un po’ provocatorio) che il Canavese è un territorio con notevoli punti di forza che lo rendono un luogo ideale per vivere, lavorare, mettere radici; innegabilmente però, è un luogo che presenta anche diversi punti di debolezza sui quali si deve assolutamente lavorare per superarli e trasformarli in opportunità.

Stefano Pandolfini

Dopo la relazione introduttiva della Presidente si è entrati nel vivo della riunione. Moderati da Stefano Pandolfini, copywriter e storyteller canavesano, sul palco si sono succeduti vari relatori insieme al quale ci si è confrontati su temi più svariati: cultura, sport, innovazione, Unesco, comunicazione, innovazione. Si è ragionato su come viviamo gli spazi e i paesaggi del Canavese grazie a Filippo Ghisi (Città di Ivrea), di come la cultura sia parte predominante per definire la nostra identità grazie a Gianmario Pilo (la Grande Invasione), di come il nostro benessere sia strettamente collegato allo sport e grazie a Stefano Francescutti (Mulatero Editore) sono state esplorate le tante possibilità che abbiamo in questo territorio; si è, inoltre, discusso insieme a George Boutall e Giada Stefani (Canavesar) di come sia importante, nel 2024, aggregare, comunicare e attrarre e, infine, insieme al Giovane Imprenditore Nicolò Zanotto (Iamgreen) si è ragionato sull’importanza di fare innovazione.

Ambra Michela

“E’ stata una giornata di lavori intensa e interessante”, ha commentato Ambra Michela. “I relatori. attraverso le proprie testimonianze, non hanno soltanto attestato un amore incondizionato per il nostro territorio ma hanno contribuito a rafforzare in noi la convinzione che il Canavese sia una terra straordinaria dotata di grandi punti di valore e di eccezionali qualità: per questa ragione noi Giovani Imprenditori abbiamo ribadito il nostro profondo impegno a promuoverne e aumentarne l’attrattività. L’incontro è servito soprattutto per confermare la nostra idea che non serve andare lontano per stare bene, perché il bello non è sempre fuori ma è altresì qui, nella nostra quotidianità”.

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