Imprese canavesane, quale sarà il futuro?
Gli imprenditori sono fiduciosi, ma non i sindacati.
Imprese canavesane, quale sarà il futuro? Gli imprenditori sono fiduciosi, ma non i sindacati.
Imprese canavesane, quale sarà il futuro?
Nonostante una serie di fattori ancora avversi e una situazione ben lungi dall’essere ideale, le aspettative degli imprenditori canavesani per il prossimo trimestre sono generalmente positive e più elevate rispetto alla media regionale. A rivelarlo è l’indagine congiunturale svolta da Confindustria Piemonte (che ha raccolto le valutazioni di oltre 1.200 realtà manifatturiere e dei servizi) e geolocalizzata sul nostro territorio da Confindustria Canavese, da cui emerge un diffuso ottimismo nelle previsioni delle aziende. Le imprese che prevedono Aumento superano quelle che indicano Diminuzione per la produzione (con un Saldo Ottimisti Pessimisti, d’ora in poi «SOP», di + 18,8), gli ordini totali (SOP +15,3), l’occupazione (SOP +4,7) e, in misura minore, la redditività (SOP +2,4). A dar «speranza» agli imprenditori locali è anche la riduzione delle previsioni di ricorso alla Cassa Integrazioni Guadagni, che scende al 6,1% delle aziende e del calo dei tempi di pagamento, che si riducono a 68 giorni.
Non mancano le difficoltà
Naturalmente, che le attese siano ottimistiche non significa che tutti i problemi connessi al rallentamento dell’economia negli ultimi anni siano superati o in via di risoluzione, ma anzi, anche in Canavese restano numerosi i nodi critici da affrontare. La complessa situazione globale e le tensioni geopolitiche, con tutte le relative ripercussioni sul traffico internazionale delle merci, gioca ad esempio a svantaggio dell’export, che a livello previsionale rimane negativo (con un SOP di –5,4); allo stesso modo i prezzi industriali per quanto stabili restano ancora molto elevati e inducono il 31,6% delle imprese a prevedere aumenti per le Materie prime il 15,2% per l’Energia e il 20,5% per Logistica/trasporti; un quadro aggravato dal ritardo negli incassi che riguarda un quarto dell’aziende prese in esame. Tuttavia, sebbene dal punto di vista degli investimenti in area canavesana l’incertezza rimanga forte (in attesa dei futuri incentivi per la transizione 5.0), il 20,2% delle imprese prevede per i prossimi 12 mesi di collocare fondi per ampliamenti e ben il 51,2% per sostituzioni.L’indagine rileva infine che il grado attuale di utilizzazione degli impianti e risorse aziendali rimane stabile al 76,5%.
Il presidente di Confindustria Canavese
L’intervento del presidente di Confindustria Canavese Paolo Conta riassume in buona parte quanto detto finora: «L’indagine congiunturale che presentiamo in questo secondo trimestre disegna uno scenario di cauto ottimismo anche se alcuni dati restano ancora incerti, in particolare quelli relativi all’export. Le imprese canavesane continuano tuttavia a dimostrare grande forza di carattere e determinazione nell’impegnarsi ad affrontare al meglio il presente e co struire un futuro solido e duraturo cercando di cogliere le tante sfide e opportunità che questo periodo di grandi trasformazioni sta offrendo».