Liceo Botta, docenti sul piede di guerra per la mancanza di spazi adeguati: "Promesse non mantenute"
IVREA. Lunedì 12 settembre alle 8 i 1290 studenti dello storico Liceo “Carlo Botta” di Ivrea troveranno posto nelle 43 aule loro destinate. Non troveranno invece il secondo laboratorio multimediale-linguistico, sacrificato per lasciare posto alla quarantatreesima classe. Delusione, rabbia, sfiducia i sentimenti prevalenti nel corpo docente.
IVREA. Lunedì 12 settembre alle 8 i 1290 studenti dello storico Liceo “Carlo Botta” di Ivrea troveranno posto nelle 43 aule loro destinate. Non troveranno invece il secondo laboratorio multimediale-linguistico, sacrificato per lasciare posto alla quarantatreesima classe. Delusione, rabbia, sfiducia i sentimenti prevalenti nel corpo docente.
Lunedì 12 settembre alle 8 i 1290 studenti dello storico Liceo “Carlo Botta” di Ivrea troveranno posto nelle 43 aule loro destinate. Non troveranno invece il secondo laboratorio multimediale-linguistico, sacrificato per lasciare posto alla quarantatreesima classe. Quello degli spazi è da tempo un problema esplosivo per personale e utenza del Liceo, che a fronte di una continua crescita nei numeri e nelle iniziative didattiche non ha ottenuto risposte adeguate dalle Istituzioni. Ancora una volta all’apertura dell’anno scolastico la Dirigente, Lucia Mongiano, ha dovuto comunicare a un Collegio Docenti che si aspettava finalmente buone notizie la mortificante prospettiva di sacrificare uno spazio essenziale per una didattica innovativa: delusione, rabbia, sfiducia i sentimenti prevalenti. Nessun ampliamento degli spazi a disposizione del Liceo è stato previsto dalle autorità competenti, né verso i locali attigui dell’ex tribunale, di proprietà dell’amministrazione comunale e già in parte assegnati alla Scuola fino agli anni ’80, né verso quelli dell’Opera Pia Moreno che ospita da anni la succursale del Liceo. Perché? L'intervista alla preside sul numero de il Canavese in edicola mercoledì 7 settembre.