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Presidio dei lavoratori ex Embraco davanti alla Regione, Cirio: "Scenderò in piazza con loro" | VIDEO

Lavoratori delusi dal ministro Stefano Patuanelli: "totalmente assente".

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Presidio dei lavoratori ex Embraco davanti alla Regione. In una lettera aperta i lavoratori chiedono intervento del Governo per salvare la situazione.

Presidio dei lavoratori ex Embraco davanti alla Regione

Sono scesi nuovamente in piazza i lavoratori ex Embraco che ieri, davanti alla Regione Piemonte, hanno manifestato dopo che la scorsa settimana a il Tribunale ha dichiarato fallita la Ventures, società che aveva rilevato i capannoni di Riva di Chieri.

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Rabbia e disappunto

Sono allo stremo i lavoratori che, in una lettera aperta indirizzata al premier Conte esprimono il loro rammarico definendo "totalmente assente" il ministro Stefano Patuanelli: “Sappiamo che non è facile trovare soluzioni, ma un ministro ha il dovere almeno di provarci”. La lettera è indirizzata al premier Giuseppe Conte, a cui i lavoratori ex Embraco chiedo di “intervenire con determinazione”. “Bisogna pensare a un progetto preciso per la ex Embraco, trovare risorse pubbliche e private per reindustrializzare il sito e dare nuovamente lavoro e dignità alle persone”.

La posizione del presidente Cirio

Dura anche la posizione del presidente regionale Alberto Cirio (nella videointervista pubblicata sulla pagina Facebook Uilm Torino): " Ci sentiamo traditi: questo piano che il Governo aveva autorizzato per salvare l'Embraco è fallito. Se non saremo convocati entro le prossime 48 ore ci autoconvocheremo, ci sarò anche io in piazza". E ancora: "Ci sono 400 persone che vivono da anni nell'incertezza e sulla vita delle persone non si scherza".

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Il commento del responsabile Lavoro PD Piemonte

"Condivido il disappunto, la rabbia e la delusione dei lavoratori della ex-Embraco oggi in piazza a Torino - commenta il Responsabile Lavoro PD Piemonte Enzo Lavolta - Il Ministro Patuanelli convochi i lavoratori ormai stremati, chieda al gruppo internazionale che ha manifestato interesse ad investire di mostrare le carte, allontani avventurieri e predatori. Le istituzioni siano garanti del necessario processo di reindustrializzazione. Serve una assunzione di responsabilità. Serve restituire dignità ai lavoratori. Torino può dare un contributo al necessario piano industriale del nostro Paese".

I sindacati

“L'incontro ha avuto il merito di tracciare una roadmap per trovare una soluzione al caso ex Embraco - spiegano Luigi Paone, segretario generale Uilm di Torino, e Vito Benevento, della segreteria provinciale Uilm - Ora occorre dare continuità e concretezza a quanto abbozzato: è necessario richiedere la cassa integrazione straordinaria per chiusura (decreto Genova), compito che spetta al curatore fallimentare. Bisogna attivare le politiche attive per il lavoro con la Regione contestualmente all'assegno di ricollocazione. È necessario un incontro urgente al Mise con Whirlpool e Invitalia per destinare il fondo escrow a favore dei lavoratori e per trovare soluzioni alternative alla mancata reindustrializzazione. Sono passaggi fondamentali, i lavoratori ex Embraco non possono essere lasciati soli”.

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