WayoutHack sbarca al 25 Aprile Faccio di Cuorgnè il 24 e 25 Ottobre
I ragazzi delle sedi di Castellamonte e Cuorgnè si sfideranno su problemi reali e interni alla scuola, lavorando duramente per 24 ore consecutive.
WayoutHack. Wayouth sbarca a Cuorgnèil 24 e 25 Ottobre 2019 per una nuova maratona progettuale fatta dai giovani, per i giovani.
Wayouthack a Cuorgnè
Il 24 e 25 ottobre 2019 avrà luogo presso l’istituto 25 Aprile- F.Faccio nella sede di Cuorgnè una vera e propria maratona progettuale, chiamata Hackathon, Nella Wayouthack i ragazzi delle sedi di Castellamonte e Cuorgnè si sfideranno su problemi reali e interni alla scuola, lavorando duramente per 24 ore consecutive al fine di trovare una soluzione ai problemi dati, il tutto promosso da Wayouth e dall’istituto scolastico canavesano.
Community
"Wayouth è la prima community della scuola italiana che unisce giovani vincitori di Hackathon e simulazioni da tutta la Nazione al fine da condividere la nostra esperienza tramite mentorship durante nuovi eventi - spiegano gli organizzatori della Wayouthack - Siamo 100 ragazzi provenienti da 18 regioni e abbiamo deciso di organizzare un evento in contemporanea in tutti nostri istituti ed ex istituti mobilitando così quasi 40 scuole e 2000 studenti. I ragazzi avranno giorno e notte per mettersi in gioco e trovare in gruppo una soluzione al problema presentato all’inizio dei lavori, il tutto seguiti nei lavori da ragazzi che già hanno vissuto questa esperienza durante eventi in tutta Italia e due membri del Wayouth".
Maratona progettuale
"Ma di cosa si tratta esattamente? L’hackathon nasce in America alla fine degli anni ’90, nella Silicon Valley come strumento di innovazione nelle aziende per far fronte, appunto, a problemi interni che si riscontravano. Si è scoperto così che mettendo insieme più menti, provenienti anche da campi di lavoro differenti, in un ambiente teso, si poteva arrivare a conclusioni brillanti - chiosano da Wayouthhack - Anche noi, quindi, vogliamo cambiare la scuola partendo proprio da essa, perché sono i ragazzi i primi a vivere sulla loro pelle i problemi e i dubbi che ogni giorno si presentano in questo sistema e il futuro deve partire proprio da loro".