Coronavirus sorrisi dietro le mascherine, gli scatti fatti in strada
Coronavirus sorrisi dietro
Siamo andati in giro per strada e abbiamo chiesto ai passanti di prestarsi per uno scatto fotografico. Immagini che mai avranno bisogno dello specchio se non del vostro grande cuore, della vostra voglia irrefrenabile di vita: scatti che come titolo hanno impresso «Io sono la Storia». Già perché siamo veri anche se portiamo le mascherine, con i nostri sogni, paure, speranze e bellezze: testimoni autentici in questo momento che si racconterà sui libri di storia. Se perdiamo il nostro cellulare, siamo persi noi e le nostre immagini più care. Quelle che invece salviamo svaniscono in mille cartelle fagocitate dalla velocità ed è come non averle. Se invece i nostri ricordi li affidiamo alla carta stampata li serberemo con amore e per sempre.
Ricordo indelebile
Ecco il perché affidare alle pagine (virtuale) del nostro settimanale i ricordi e le migliori espressioni che abbiamo sotto la maschera e non solo: “Io sono la storia” è anche la nostra “resistenza” anni 2020. Anche il Sindaco di Rivarolo Alberto Rostagno sul tema ha aggiunto: «Le fotografie dimostrano che, come dice il proverbio: “si deve fare di necessità virtù” e i rivarolesi hanno interpretato il proverbio alla perfezione. La gestualità del corpo ha superato l’handicap del volto coperto, rendendo bello e significativo il messaggio di libertà e di allegria che si sprigiona da ognuna delle persone fotografate: una più bella dell’altra. Un bel messaggio di speranza e di allegria per la Rivarolo post Coronavirus di cui ne abbiamo tutti un gran bisogno». Siamo la nostra Storia.
Un viaggio continuo
Ed è anche per questo motivo che mercoledì 20 maggio 2020, sulle colonne (di carta) de Il Canavese pubblicheremo una nuova puntata della nostra rubrica, con altre immagini che arrivano da Rivarolo e Favria di persone in posa, con le dita a formare una «V» in segno di vittoria.
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