Consegna a domicilio: ecco perché si sceglie questo servizio
Dalla mancanza di voglia di uscire o cucinare al desiderio di festeggiare occasioni speciali
Consegna a domicilio: perché si sceglie di utilizzare questo servizio? Cosa ne stimola l’utilizzo?
A queste domande, il Rapporto Ristorazione della Fipe, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, risponde che in cima alla classifica delle ragioni che spingono le persone a utilizzare il food delivery ci sono soprattutto la poca voglia di uscire o cucinare, rispettivamente nel 37,1% e nel 31,5% dei casi, e la mancanza di prodotti in casa, nel 35,6% delle occasioni.
Consegna a domicilio: contano molto gli stati d’animo
Il gruppo Just Eat ha fatto anche un’analisi curiosa: nell’ultima “Mappa del Cibo a Domicilio in Italia” è andato a vedere come le occasioni di consumo riflettano gli stati d’animo di chi ordina
Per cui serenità e felicità farebbero ordinare in occasione di esperienze di socialità, anche in famiglia, e intrattenimento (56%), seguite da festività e vacanze (51%), desiderio di celebrare nuove avventure e cambi di vita (30%), compleanni e anniversari (23%), da condividere con la famiglia (39%) e il partner (30%) e che si vivono soprattutto durante il weekend (52%) o in settimana (35%). Il food delivery sembrerebbe venire scelto quando si è orgogliosi e soddisfatti (65%), nel caso del raggiungimento di un successo lavorativo o scolastico, cui segue il superamento di una sfida difficile (47%) o il ricevimento di un premio (19%). Anche in questo caso la condivisione avviene in primis con la famiglia (40%) e con il partner (28%), più raramente con amici (19%), anche in relazione ai mesi di lockdown, e da soli (13%).
Tra chi ordina quando si sente emozionato, spiccano invece momenti legati alla sperimentazione di qualcosa di nuovo (56%) o di importante (41%) e, rispetto ad altri food mood, qui emerge la condivisione con gli amici (22%) e la tendenza a ordinare nel weekend (52%). Secondo questa indagine, però, il food delivery potrebbe essere una fonte di gioia (o di consolazione, dipende dai punti di vista…) anche nelle situazioni meno piacevoli, al termine ad esempio di intense giornate lavorative o scolastiche (96%), vivendo l’esperienza da solo (36%) o in compagnia della famiglia (30%), se possibile nel weekend (72%), in uno stato d’animo di cattivo umore (65%) e delusioni personali o professionali (58%), ordinando per ritrovare uno slancio positivo nei propri piatti preferiti, da gustare preferibilmente da solo (52%) e in settimana (67%).