Giornata della Legalità nelle scuole
«Ribellatevi»
«Ribellatevi. Siate leoni!». Così Salvatore Borsellino, il fratello del giudice ucciso dalla mafia nel 1992, ai tanti giovani riunitisi venerdì (17 ottobre) per la Giornata della Legalità dedicata al tema «Conoscere per contrastare le mafie». L’appuntamento, nato dalla proposta di un giovane sangiorgese fresco di diploma, ha visto la partecipazione di oltre 350 studenti in rappresentanza degli istituti superiori del territorio («Aldo Moro» di Rivarolo, «XXV Aprile-Faccio» di Cuorgnè e Castellamonte, «Carlo Ubertini» di Caluso) e delle classi terze della scuola media «Carlo Botta» di San Giorgio, insieme a numerosi altri ragazzi collegati da remoto.
La conferenza
Al centro dell’evento, una conferenza di grande rilievo moderata da Riccardo Gonella, che ha ospitato figure di spicco come lo stesso Borsellino, Angelo Garavaglia Fragetta, coordinatore nazionale delle Agende Rosse, Brizio Montinaro, fratello di Antonio Montinaro e caposcorta del giudice Giovanni Falcone, e Giovanni Paparcuri, autista del giudice Rocco Chinnici. «Ho la testa piena di schegge e una protesi alla mano», ha raccontato Paparcuri, sopravvissuto all’attentato che nel 1983 costò la vita al magistrato.
La testimonianza di Borsellino
«Sono solo il fratello di Paolo e non ho niente da insegnare a nessuno – le parole di Borsellino – Essere fratelli significa condividere progetti e percorsi di vita. Se c’è un vero fratello, quello è Giovanni Falcone, perché entrambi hanno condiviso gli stessi sogni e la stessa sorte. Dopo Falcone, tutti sapevano e Paolo stesso sapeva che sarebbe stato ucciso. Se potessi rivedere mio fratello gli chiederei scusa per non essere riuscito ad avere verità e giustizia». Durante la giornata i Carabinieri della Stazione locale e della Compagnia di Ivrea hanno coinvolto i più piccoli delle scuole elementari e medie in attività di sensibilizzazione sui temi della legalità.