Piatti della tradizione

Sapori del Carnevale di Ivrea aspettando le Alzate degli Abbà

Domenica 28 gennaio, terzultima di Carnevale, tra le 11  e le 17

Sapori del Carnevale di Ivrea aspettando le Alzate degli Abbà
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Sapori del Carnevale di Ivrea aspettando le Alzate degli Abbà a Ivrea.

Sapori del Carnevale

Il pranzo della domenica non è mai stato così ricco, di gusto e di tradizione. Domenica 28 gennaio, terzultima di Carnevale, tra le 11  e le 17, i cibi delle tradizioni piemontesi ed eporediese inonderanno piazza Ottinetti a Ivrea con i loro profumi per l’appuntamento “I sapori del Carnevale”.  Tante le delizie, dolci e salate, a chilometro zero, proposte negli stand: dal comune di Azeglio coregone e patatine, da Colleretto Giacosa il semolino dolce, da Fiorano la salsiccia paesana, da Parella la panna cotta, da San Bernardo gli agnolotti al sugo, da Scarmagno la bagna cauda con verdure e dalla padrona di casa Ivrea, grazie ad Associazione Fagiolate, i tipici fagioli grassi e la polenta e merluzzo preparata dal Comitato della Croazia. Ad annaffiare di buon vino l’appuntamento saranno invece i Giovani Vignaioli Canavesani, associazione che raccoglie piccoli produttori del territorio under 40.

Il ritorno delle Pro loco in città

«Dopo diversi anni in occasione della terzultima domenica di Carnevale ritorna un momento dedicato all’enogastronomia canavesana. In piazza Ottinetti, domenica 28 gennaio, verranno proposti i “Sapori del Carnevale”. Città di Ivrea e Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea ringraziano per la partecipazione le Pro Loco del bacino dell’Eporediese presenti con le loro specialità, Unpli Torino, i Giovani Vignaioli Canavesani, Associazione Fagiolate e il Comitato della Croazia. Siamo felici di poterci fare promotori dei cibi della tradizione e di aprire una finestra sul vivace mondo del vino del territorio, sempre con attenzione alla sostenibilità: come già indicato nella presentazione delle linee guida della Fondazione, anche questo evento prevedrà l’esclusivo utilizzo di contenitori e stoviglie biodegradabili» racconta Davide Borla, Responsabile storico e artistico dello Storico Carnevale di Ivrea. Commenta con entusiasmo anche Marina Vittone, Presidente Unpli Torino: «Unpli Torino Aps e Unpli Piemonte investono nella promozione delle eccellenze enogastronomiche piemontesi e in questo evento si impegnano a valorizzare i prodotti, i vini e le tradizioni culinarie canavesane in una vetrina prestigiosa come lo Storico Carnevale di Ivrea. Insieme all’Associazione delle Fagiolate del Carnevale e al Comitato della Croazia, due delle più storiche realtà eporediesi, e con la collaborazione dei Giovani Vignaioli Canavesani, le Pro Loco del bacino dell’Eporediese incontrano lo Storico Carnevale di Ivrea per dar vita ad un appuntamento nuovo, tipico e valorizzante, con un occhio di riguardo alla filiera corta e all’eco-sostenibilità. In un momento storico dove è sempre più fondamentale lavorare con sinergia su un’idea sana di identità, le Pro Loco e le Associazioni del territorio rinnovano il loro impegno nel tramandare la storia e le tradizioni dei paesi con lo sguardo verso il nuovo e verso la componente turistica, in crescita costante nella manifestazione carnevalesca eporediese».

Fagioli grassi e Polenta e merluzzo

 I fagioli grassi si portano a casa, ma si consumano anche insieme per strada, così come la tradizionale ricetta di polenta e merluzzo che riunisce tutta la città il mercoledì delle ceneri. Momenti di grande condivisione sono anche quelli legati alle lunghe fasi di preparazione e cottura, che vedono molti cittadini incontrarsi per preparare insieme i piatti della tradizione, in un clima di festa e amicizia. Le tradizioni gastronomiche eporediesi vantano origini antiche. Le fagiolate risalgono al Medioevo quando razioni di fagioli – bene prezioso nell’alimentazione dei popolani – erano distribuite dalle Confraternite eporediesi ai poveri ridotti alla fame dalle infinite tasse, mentre la distribuzione di polenta e merluzzo nasce nella seconda metà del Cinquecento, quando ogni rione, su iniziativa dei cittadini, nel primo giorno quaresimale cucinava un po’ di polenta accompagnata da merluzzo e cipolle, per rispettare il giorno di magro.

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