mobilità sostenibile

220 bus elettrici nuovi in Piemonte, Avetta (PD): "Chiediamo un modello sperimentale nell'Eporediese"

220 bus elettrici nuovi in Piemonte, Avetta (PD): "Chiediamo un modello sperimentale nell'Eporediese"
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Annunciati ieri 220 bus elettrici nuovi in Piemonte ma il consigliere regionale del Pd Alberto Avetta chiede maggiore attenzione per il nostro territorio.

220 bus elettrici nuovi in Piemonte

Ieri mattina a Ivrea, intervenendo al convegno sulla mobilità sostenibile organizzato da Cgil, Cisl e Uil dal titolo “Un’idea di mobilità sostenibile per Ivrea e l’Eporediese”, gli assessori regionali Marnati e Gabusi hanno annunciato l’investimento di 70 milioni di euro per l’acquisto di circa 220 autobus elettrici per tutto il Piemonte.

Avetta: "L'eporediese chiede di più"

"Una buona notizia, che non possiamo non accogliere con favore - commenta il consigliere regionale Pd Alberto Avetta - Ma l’eporediese oggi non chiede solo qualche unità di bus green in più, bensì ha avanzato la proposta di un modello sperimentale di conurbazione, ovvero adottare per i 16 Comuni interessati, un sistema di trasporto pubblico urbano e suburbano completamente elettrico, sostituendo integralmente il parco autobus esistente con veicoli totalmente elettrici. Una sperimentazione che sarebbe coerente con la storia industriale, culturale e sociale di Ivrea, che è stata riconosciuta come patrimonio dell’Unesco”.

Fondi possibili

“Serve un ulteriore passo avanti rispetto alle positive enunciazioni di questa mattina da parte della Giunta regionale: il territorio offre opportunità, anche tra le aziende private che si sono sviluppate ad Ivrea, che potrebbero essere interessate ad investire sulle energie sostenibili e quindi sull’infrastruttura di ricarica necessaria per la mobilità elettrica. Legambiente di Ivrea ha proposto un progetto di mobilità sostenibile che coinvolga tutta la città a cominciare dalle sue scuole. E la Regione potrebbe individuare una sperimentazione che valorizzi la specificità, l’impegno e il know how di un territorio che ha fatto la storia industriale del nostro Paese. Avevo già avanzato questo tema in un’Interpellanza in Consiglio regionale. Questo territorio per anni è stato all’avanguardia, un luogo di innovazione e di sperimentazione. Perché, allora, non avviamo qui un modello sperimentale di mobilità sostenibile che tenga insieme innovazione tecnologica e tutela dell’ambiente, sulla scia dell’approccio olivettiano alla qualità del lavoro e della vita?”

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