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A Caselle scoppia la polemica su tende e dehor

Il sindaco Marsaglia: «Noi vorremmo una cittadina decorosa. Si è avviato un dialogo in merito anche attraverso la Polizia Locale»

A Caselle scoppia la polemica su tende e dehor
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A Caselle scoppia la polemica su tende e dehor, il sindaco Marsaglia: «Noi vorremmo una cittadina decorosa. Si è avviato un dialogo in merito anche attraverso la Polizia Locale».

A Caselle scoppia la polemica su tende e dehor

Dehor e decoro urbano: quanto mi costi? Questo è l'argomento di cui si discute lungo le vie del centro storico in vista dell'arrivo della stagione estiva dove la clientela è abituata a sostare fuori dal bar o dal ristorante. L'argomento è stato portato all'attenzione nell'ultimo consiglio comunale dal capogruppo di opposizione Endrio Milano: «Si va verso la bella stagione in cui si useranno i dehor. Alcuni commercianti mi hanno espresso la preoccupazione sull’applicazione, da subito, del nuovo regolamento. Gli operatori che già affrontano delle difficoltà economiche per la crisi, si troverebbero a sborsare cifre che vanno dai 3 ai 4.000 euro. Mi riferisco ai titolari d'attività commerciali che hanno già ottenuto l'autorizzazione in precedenza. Non si può derogare? Nella prossima assemblea presenteremo un'interrogazione».

La risposta del sindaco Marsaglia

Ha replicato il primo cittadino Giuseppe Marsaglia: «Venti giorni fa si è tenuta una riunione per valutare tali problematiche. Ci siamo soffermati più sul decoro, rispetto alla tenda. Colpiscono i dehor posizionati con vasi non consoni, con fettucce pure bianche e rosse. Noi vorremmo che il paese fosse decoroso. Si è avviato un dialogo in merito anche attraverso la Polizia Locale. Purtroppo se si approva un regolamento e lo si deroga, sarebbe stato come non redigerlo affatto».

Il capogruppo Pd Luca Baracco

L'intervento di Milano e la successiva risposta del sindaco ha innescato un largo dibattito nella città dell'aeroporto. Dichiara il capogruppo del Pd Luca Baracco: «Nell'ottica d' uniformare l'estetica dei dehor, si va a normare nei dettagli come devono essere costituite le aree esterne dei locali. In particolare si parla di vasi di fiori e tende in modo eccessivamente dettagliato e puntiglioso. A luglio 2023 si è chiesto di fermare l'iter e rivederlo, in quanto si riteneva che qualcosa non avrebbe funzionato. Non c'è stata quest'apertura e abbiamo votato contro».

Il consigliere Paolo Gremo

I commercianti chiedono di rimandare l'applicazione del regolamento per mettersi in regola. Scorrendo il regolamento si nota come le tende debbano essere in tinta nero, ferromicaceo, bianco, ecrù o panna, Gli ombrelloni devono essere in telo chiaro, le fioriere devono essere tutte uguali tra di loro e i dehor a copertura piana. Aggiunge il consigliere Paolo Gremo: «Mettendo dei paletti molto stretti si rischia di creare delle difficoltà. Imporre addirittura il colore delle tende non ha senso. Si parla anche delle forme delle sedie e degli ombrelloni. Mi dispiace ammettere che, in fase d'approvazione, avevamo ragione sul fatto che si sarebbero verificate delle problematiche. Si poteva andare incontro ai commercianti almeno con un contributo».

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