botta e risposta

A Cuorgnè scontro politico a tinte "green"

Il Comune dice di no (per ora) alla nuova Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale, ma il consigliere di opposizione Pieruccini non ci sta. 

A Cuorgnè scontro politico a tinte "green"
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A Cuorgnè scontro politico a tinte "green": il Comune dice di no (per ora) alla nuova Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale, ma il consigliere di opposizione Pieruccini non ci sta.

A Cuorgnè scontro politico

«L'amministrazione comunale di Cuorgnè ha scelto di non unirsi come socio fondatore della Fondazione “Fervores”, la prima Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale (CERS) delle valli del Canavese». È questa l'accusa del consigliere comunale di opposizione Davide Pieruccini, che aggiunge: «Questa decisione suscita preoccupazione, poiché le Comunità Energetiche Rinnovabili, in particolare quelle solidali, offrono opportunità significative per promuovere e condividere l'energia sostenibile tra diverse entità locali, contribuendo al benessere della comunità». Ma non è tutto. Il "J'accuse" di Pieruccini si indirizza direttamente verso la Sindaco Giovanna Cresto.

Pieruccini attacca...

«La Sindaca, che è anche portavoce dell'Area Omogenea 8 “Canavese Ovest”, dovrebbe incoraggiare, sostenere e promuovere progetti che coinvolgano attivamente i territori e le comunità locali». Il consigliere pone, quindi, una serie di domande: «Perché questa decisione? Perché non essere soci fondatori di un progetto al quale molte amministrazioni comunali stanno aderendo in diverse aree del Canavese? Perché chiudere a una possibile opportunità di risparmio sui costi energetici ed attenzione all’ambiente anche per i cittadini di Cuorgnè?». Domande a cui Pieruccini dà una sua risposta, molto polemica: «Tra opportunismo e opportunità è incredibile come riescano sempre a scegliere la soluzione più adatta a loro… mi chiedo, dopo questa ulteriore dimostrazione di chiusura, come i Sindaci dell’Area Omogenea possano ancora continuare ad avere fiducia».

... e Cresto risponde

A queste domande non si sottrae Cresto che ributta la palla nel campo dell'avversario, accusandola, a sua volta, di essersi disinteressato alla questione: «In data 12 novembre la Città di Cuorgnè ha ospitato un incontro informativo rivolto alla cittadinanza a cui hanno partecipato numerosi cittadini e imprenditori. Il Consigliere Pieruccini era invece assente.  Se avesse presenziato, saprebbe che la mancata adesione della Città di Cuorgnè in qualità di socio fondatore non preclude affatto l'adesione del Comune alla CERS in un momento successivo né, tanto meno, l'adesione da parte di singoli cittadini o imprenditori cuorgnatesi». Per aderire alla CERS Fervores, spiega infatti la Sindaco, l'unico requisito richiesto è quello di essere titolare di un contatore di energia elettrica riconducibile a una delle cabine primarie facenti parte della CERS. «Pertanto tutti i cuorgnatesi potranno dare, in qualsiasi momento (indipendentemente da ciò che farà il Comune) la propria adesione, essendo ubicata in Cuorgnè una cabina primaria sita in località Campore». Per quanto riguarda il non aver aderito come socio fondatore, Cresto spiega che è una scelta fatta per non aver potuto avere una visione chiara dei possibili costi futuri. «Per ragioni organizzative, assolutamente comprensibili essendo la materia nuova e per certi versi ancora inesplorata, il piano finanziario è stato predisposto pochi giorni prima del termine ultimo per confermare l'adesione. L'Amministrazione ha quindi ritenuto più prudenziale non partecipare, pur esprimendo ai Presidenti delle Unioni Montane aderenti il massimo sostegno all'iniziativa».

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