A Ivrea il M5S chiede la riapertura del mercato
M5S Ivrea: "Il mercato alimentare deve riaprire".
A Ivrea il M5S chiede la riapertura del mercato
"L’Amministrazione d’Ivrea sta operando per la riapertura dei mercati alimentari della città - scrivono dal Movimento 5 Stelle eporediese - sebbene siamo a conoscenza del carico di lavoro eccezionale degli uffici, delle difficoltà legate allo smart working e dei problemi ad organizzare sopralluoghi in sicurezza, chiediamo che quanto prima il mercato sia messo in condizione di operare".
Difficoltà da affrontare
"Sarà necessario garantire la sicurezza degli operatori e dei cittadini rispettando le disposizioni ministeriali, quindi , garantire il distanziamento tra le persone, dare la possibilità agli operatori di lavorare in sicurezza, regolare e controllare gli accessi.
Riteniamo che tutte queste nuove difficoltà possano e debbano essere risolte al più presto; il mercato deve riaprire. Alcuni mercati cittadini del Canavese non hanno interrotto le loro attività, mi riferisco a Rivarolo, Biella, Cossato, altri hanno saputo affrontare le difficoltà riaprendo tempestivamente: Castellamonte, Chivasso, Cuorgnè e i mercati rionali di Torino.
Durante una riunione tenutasi ai primi di marzo, relativa all’emergenza sanitaria, alla quale parteciparono la Giunta e i Consiglieri comunali venne comunicata la decisione di chiudere i mercati alimentari della città per l’impossibilità delle forze di polizia municipale di presidiare e vigilare, in quell’occasione, rimarcando l’importanza del servizio offerto, manifestammo insoddisfazione e la necessità di superare velocemente le problematiche che ne avevano determinato la chiusura".
Esigenze comunitarie
"I motivi per cui la Comunità deve poter utilizzare i suoi mercati alimentari sono di diversa natura: la necessità di difendere la forza imprenditoriale del mercato già fortemente indebolita negli ultimi anni, dare la possibilità ai cittadini, spesso anziani, di trovare offerte economiche spesso legate alle produzioni del territorio, difendere il lavoro degli operatori che da tempo patiscono una crisi del settore.
Sarà necessario, rientrati dall’emergenza sanitaria, dare risposte ad una serie di richieste poste da chi utilizza il mercato, esigenze alle quali le passate Amministrazioni non hanno saputo dare soluzioni".
Denunce di cittadini e ambulanti
"I cittadini quando sono intervistati, regolarmente denunciano: perdita di tempo in code, parcheggi insufficienti e mal organizzati, bagni sporchi e inagibili ai diversamente abili, mancanza di marciapiedi e zone di ristoro adeguate, scarse informazioni (non ci sono segnalazioni in città che indicano il mercato e i suoi percorsi interni), l’insufficiente presenza dei vigili urbani.
Gli ambulanti lamentano i costi troppo onerosi per l’utilizzo dei loro spazi di vendita, il fondo asfaltato irregolare e pericoloso, la perdita negli anni di zone coperte e il mancato utilizzo di quelle esistenti nell’area “all’ingrosso”, la mancanza di sufficiente controllo sulle merci e sull’occupazione degli stalli, parcheggi disagevoli e mal organizzati per i loro clienti.
Sempre i commercianti segnalano l’assenza di una strategia per la crescita economica del mercato e di un piano di investimenti che la possa assecondare, denunciano inoltre la mancanza di un “comitato del mercato ”, che permetta una pianificata e permanente collaborazione tra gli operatori e l’Amministrazione".
Come agire
"Le azioni quindi da svolgere sono molte, per troppi anni i mercati della città sono stati trascurati e non sorprende quindi la chiusura e la mancata tempestiva riapertura.
Continueremo, utilizzando la Commissione consigliare che si occupa del commercio di cui abbiamo la presidenza, a stimolare l’Amministrazione al fine di risolvere alcune delle annose problematiche che limitano i mercati cittadini.
Abbiamo seguito i numerosi incontri organizzati dall’ex assessore al commercio con i commercianti di Ivrea e con quelli dell’area mercatale, temiamo che le loro richieste possano essere disattese.
Il commercio cittadino rischia di essere pesantemente danneggiato dalla crisi sanitaria, aspetta da molti mesi l’istituzione della consulta del commercio, necessaria per elaborare, con l’aiuto di chi lavora in questo campo, azioni capaci di rianimare la profonda crisi del settore; temiamo che la discontinuità nell’assessorato e l’epidemia possano ritardare ulteriormente questo importante percorso.
Risulterà complicato soddisfare la promessa riorganizzazione degli stalli nell’area mercatale e la sistemazione del suo fondo asfaltato considerato il fatto che i fondi che potevano arrivare dalla Regione sono stati assegnati ad altri comuni".