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Ben 15.000 euro per sistemare l’acquasantiera e realizzarne una nuova: l’opposizione dice «no»

Discussione sugli oneri di urbanizzazione che il Comune ha deciso di destinare alla chiesa

Ben 15.000 euro per sistemare l’acquasantiera  e realizzarne una nuova: l’opposizione dice «no»
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Ben 15.000 euro per sistemare l’acquasantiera e realizzarne una nuova: l’opposizione dice «no». Discussione sugli oneri di urbanizzazione che il Comune ha deciso di destinare alla chiesa.

Ben 15.000 euro per sistemare l’acquasantiera

I 15.000 euro degli oneri di urbanizzazione destinati agli edifici di culto, così come sancisce la Legge 15 del 1989 saranno destinati al restauro dell’acquasantiera della chiesa danneggiata dal crollo di 17 anni fa, e per costruirne una nuova che vada a sostituire quella che – nel 2006 – dal crollo del campanile e chiesa è andata interamente distrutta. Così ha deciso l’Amministrazione comunale sulla base dell’unica richiesta di contributo pervenuta dalla Parrocchia. Una decisione che ha fatto storcere il naso al gruppo di opposizione “Costruire Futuro” per niente in linea con le decisioni della maggioranza.

La spiegazione del vicesindaco

Ad illustrare il punto all’ordine del giorno è stata il vice sindaco Tiziana Zambello. «Si è deciso di destinare la somma di 15.000 per la ricostruzione dell’acquasantiera distrutta e per riparare quella ancora esistente – ha detto durante l’acceso Consiglio comunale di martedì 12 dicembre – I lavori prenderanno in via nel febbraio del 2024 con la pulitura delle parti salvate e il rimontaggio. Sarà poi effettuata una scansione laser delle parti esistenti per realizzare una copia perfetta dell’acquasantiera rimanente. Il preventivo di spesa è di 19.825 euro e noi proponiamo di deliberare 15.000 euro alla Parrocchia. La somma sarà erogata dopo la partenza dei lavori».

Le obiezioni dell'opposizione

«Nulla da eccepire sull’importo, ma è sulla destinazione che non siamo molto d’accordo – ha commentato il consigliere di opposizione Davide Arminio – Questo contributo va erogato per opere di straordinaria manutenzione. Le opere di nuova costruzione sono previste solo laddove vi sia un incremento di popolazione, visto che sono interventi finanziati da tutti i cittadini. Ok il restauro di una acquasantiera, ma crearne una nuova non lo ritengo così indispensabile. Dopo il Covid l’utilizzo delle acquasantiere è praticamente sparito. Per quanto tempo i nolesi devono pagare per i danni del crollo? Sono passati 17 anni! Perché non utilizzare quel denaro per creare qualcosa di nuovo e utile. Ci sono altre forme per reperire dei finanziamenti. Si potrebbe proporre alla Parrocchia di predisporre un progetto pluriennale e di ampio respiro e non fatto di anno in anno. Si potrebbe pensare a fare un piano di manutenzione delle Cappelle sparse sul nostro territorio comunale. Fare una nuova acquasantiera esula dai criteri della Legge 15».

La risposta del sindaco

«Si è tornati ad utilizzare le acquesantiere – ha risposto il sindaco Luca Bertino – Ho avuto modo di visitare alcune città italiane nelle festività dell’8 dicembre e le acquesantiere, nelle chiese, ci sono. La Parrocchia ha presentato questa richiesta. E’ molto attenta a tutti i bandi ai quali può partecipare, e lo fa. In questi dieci anni in cui sono sindaco i contributi della Legge regionale 15 sono stati assegnati sempre per interventi differenti. La prossima Amministrazione comunale deciderà quanti e dove destinare i soldi».

Il "no"

Come era prevedibile, i consiglieri di opposizione Davide Arminio, Roberto Viano e Valeria Castellar, hanno votato “no” a questo punto all’ordine del giorno.

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