Cava di San Bernardo, il M5S replica a Fratelli d’Italia: "La lotta è dei cittadini, non di chi arriva ora"
Il Movimento 5 Stelle rivendica l'impegno storico contro il progetto di sfruttamento della cava e accusa la destra di voler strumentalizzare una battaglia portata avanti dal comitato e dalla cittadinanza fin dal 2014

Cava di San Bernardo, il M5S replica a Fratelli d’Italia: "La lotta è dei cittadini, non di chi arriva ora". Il Movimento 5 Stelle rivendica l'impegno storico contro il progetto di sfruttamento della cava e accusa la destra di voler strumentalizzare una battaglia portata avanti dal comitato e dalla cittadinanza fin dal 2014.
Cava di San Bernardo, il M5S replica a Fratelli d’Italia
Il Movimento 5 Stelle di Ivrea interviene con decisione sulla vicenda della cava di San Bernardo, contestando il tentativo da parte di Fratelli d’Italia di intestarsi la battaglia portata avanti negli anni dal comitato cittadino “No Cava”. In un comunicato il M5S ripercorre l’impegno profuso fin dal 2014 contro il progetto di sfruttamento della cava, ribadendo la propria posizione storicamente contraria. Il movimento evidenzia come la recente presa di posizione dell’amministrazione comunale, sfociata nel consiglio aperto del 26 maggio, sia anche frutto di un’azione politica condotta con coerenza e determinazione. Residenti preoccupati per l’impatto ambientale, viabilistico ed economico che la riapertura della cava potrebbe comportare. Di seguito il comunicato integrale diffuso dal M5S di Ivrea.
Il comunicato
Stigmatizziamo il goffo tentativo della destra di intestarsi la lotta del comitato No alla cava di San Bernardo
Abbiamo potuto vedere la fantasiosa ricostruzione dell’inesperto e approssimativo consigliere di Fratelli d’Italia rispetto alla lunga battaglia contro la Cava di San Bernardo, con il goffo tentativo dell’esponente di Fratelli d’Italia di intestarsi la lotta dei cittadini del Comitato No Cava. Per sua sfortuna, i cittadini riuniti nel comitato sanno perfettamente badare a sé stessi e non hanno bisogno del Cantoni di turno.
Non è nostro costume, ma se qualche forza politica può rivendicare un’adesione alla battaglia contro la Cava di San Bernardo, quello è il Movimento 5 Stelle che fin dai primi giorni della lotta, nel 2014, si è disposto a fianco dei cittadini di San Bernardo, fino alla richiesta di parere al Consiglio di Stato, parere che fu però favorevole alla concessione.
L’azione del M5S in queste ultime settimane, che ha promosso un’approfondita riflessione all’interno dell’attuale amministrazione comunale sul tema, ha favorito una chiara presa di posizione di tutta l’amministrazione e della maggioranza consiliare sul rinnovo della concessione di sfruttamento della cava, che ha portato anche al Consiglio aperto dello scorso lunedì 26 maggio, con l’approvazione dell’ordine del giorno presentato dal Comitato. Già nelle scorse settimane il Comune di Ivrea ha evidenziato le molte problematicità nella concessione dello sfruttamento alla Provincia di Torino, la quale ha rallentato l’iter autorizzativo di sua competenza evidenziando la necessità di maggiori approfondimenti sul tema.
Oggi come nel 2014, il Movimento 5 Stelle ritiene che una cava in prossimità di un centro abitato possa condizionare la vita di tutti i giorni in modo molto grave per i cittadini della zona.
Come già affermato nel nostro comunicato dello scorso febbraio, è necessario valutare l'impatto ambientale che avrà l’aumento decisamente consistente dei flussi di camion in transito (alcune valutazioni accurate parlano del passaggio di una media di circa 90 camion di medie dimensioni al giorno per dieci anni), numeri che potrebbero di molto aumentare in caso di necessità, poiché non esiste un vincolo giornaliero alla quantità di mezzi che possono transitare. Le attività previste comporteranno importanti problemi legati alla rumorosità e alla dispersione di polveri nella zona che confina con il centro abitato di San Bernardo.
L’apertura di una cava vicino a un abitato potrà inoltre comportare una diminuzione del valore immobiliare delle case per lo più di semplici cittadini, spesso frutto di grandi sacrifici economici.
Nel 2014, l’ARPA aveva osservato che non è possibile reperire in 10 anni i 206 mila metri cubi previsti di terre e rocce da scavo dai soli comuni limitrofi; il conclusivo riempimento dello scavo risultante dai prelievi di sabbia e ghiaia si apre quindi a materiali provenienti da altre zone delle quali al momento nulla è dato a sapere e la cui natura richiederebbe garanzie perché vengano già all'origine rigidamente controllati.
La posizione del Movimento 5 Stelle di Ivrea continua ad essere contraria allo sfruttamento della cava di San Bernardo, per le ragioni sopra dette e già dichiarate nel 2014, a cui oggi si aggiunge un’ulteriore riflessione. Ci domandiamo come sia possibile che il diritto allo sfruttamento debba mantenersi inalterato su un bene naturale così importante. Dieci anni fa sembrava che senza quella cava l’attività sarebbe stata compromessa e con essa il posto di lavoro di molti operai. A distanza di dieci anni non un grammo è stato estratto dalla cava, dunque tutta questa necessità evidentemente non c’era e presumibilmente non c’è neppure oggi; questa situazione di incertezza protratta negli anni crea nel quartiere nuove preoccupazioni.
In prospettiva è necessario mettere in campo un’azione politica a livello nazionale che modifichi l’attuale normativa, limitando anche il periodo di tempo in cui si concede il diritto di sfruttamento delle cave, così come più in generale il diritto a costruire, che non deve essere un diritto acquisito per sempre.
La salvaguardia del nostro territorio e dell’ambiente naturale e paesaggistico, oltre che il benessere dei nostri concittadini, sono le ragioni della nostra azione politica.Ivrea, 28 maggio 2025
Comunicazione M5S di Ivrea