emergenza covid-19

Centro unico di prenotazione regionale, la Commissione sanità cerca soluzioni alle difficoltà

Al momento sono disponibili sulla piattaforma regionale 12 Aziende sanitarie mentre le altre sei - Ao e Asl di Alessandria, Asl di Asti, Asl Cn2, Asl To3 e Aou Città della Salute di Torino - lo saranno entro l’anno.

Centro unico di prenotazione regionale, la Commissione sanità cerca soluzioni alle difficoltà
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Centro unico di prenotazione regionale, in  Commissione sanità lunedì scorso si è discusso di delle difficoltà dovute all'emergenza Covid.

Centro unico di prenotazione regionale

Lunedì mattina si è riunita la commissione Sanità presieduta del leghista Alessandro Stecco e oltre all'estensione della gratuità del vaccino antinfluenzale, si è discusso dell’informativa dell’assessore alla Sanità Luigi Icardi relativa al centro unico di prenotazione regionale. Il Cup è stato istituito nel corso della scorsa legislatura a seguito di una gara europea, e la convenzione è stata sottoscritta nel 2018. Dopo una serie di vicissitudini, a partire dal 2019 il servizio è stato progressivamente esteso alle imprese sanitarie pubbliche del Servizio sanitario regionale. Sei di queste saranno incluse entro la fine dell’anno: Alessandria, Asti, Cuneo 2, Asl To3 e Città della Salute di Torino. Nel 2021 entreranno nel sistema anche le aziende sanitarie private. In commissione

Nel corso della seduta l’assessore ha svolto una nuova comunicazione sul Centro unico di prenotazione regionale che, in seguito all’emergenza Covid, si trova a gestire una situazione piuttosto difficile.

Sistema regionale omogeneo di gestione delle agende

In premessa, l’assessore ha svolto una breve cronistoria del servizio per contestualizzarne meglio l’attività, ricordando che le basi per l’affidamento della realizzazione di un sistema regionale omogeneo di gestione delle agende e delle prenotazioni sanitarie a livello sovraziendale sono state gettate da un bando europeo nel 2015, mentre la convenzione è stata sottoscritta nel 2018: “Un percorso assai travagliato – ha sottolineato – che abbiamo ereditato dopo che nel febbraio 2019 la società consortile mandataria ha depositato istanza di fallimento e il rapporto è proseguito con un altro operatore economico”.

“Al momento sono disponibili sulla piattaforma le agende di 12 Aziende sanitarie mentre quelle delle altre sei - Ao e Asl di Alessandria, Asl di Asti, Asl Cn2, Asl To3 e Aou Città della Salute di Torino - lo saranno entro l’anno”, ha osservato.

Call center congestionato

“L’attuale congestionamento nel servizio di call center – ha spiegato – è anche imputabile alla ripresa delle attività ambulatoriali e al recupero di quelle sospese o ridotte a seguito del lockdown”.

Tra le iniziative in atto per arginare l’emergenza è previsto “l’incremento di 900 ore settimanali aggiuntive entro fine luglio rispetto alle attuali 2.000, l’avvio di un piano di comunicazione che valorizzi i servizi digitali di prenotazione alternativi al call center, quali l’app e il portale web, l’attivazione di nuovi canali di prenotazione da parte degli operatori del territorio quali farmacie e medici di base e l’erogazione di prestazioni ambulatoriali in televisita".

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