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Crolla il piano della Materna: «Prima dei lavori non si sono fatti i controlli?»

Il consigliere di opposizione Danilo Bianco ha sollevato la questione durante l’ultimo Consiglio comunale

Crolla il piano della Materna: «Prima dei lavori non si sono fatti i controlli?»
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Crolla il piano della Materna: «Prima dei lavori non si sono fatti i controlli?». Il consigliere di opposizione Danilo Bianco ha sollevato la questione durante l’ultimo Consiglio comunale.

Crolla il piano della Materna

Crolla il piano della MaternaSi doveva solo rafforzare la soletta al piano superiore, sistemandolo e dividendolo in spazi. Pareva tutto a posto. Invece, quando la ruspa ha iniziato i lavori è crollato tutto. Questo, l’ex Amministrazione comunale guidata dal sindaco Maurizio Fariello, di certo non lo aveva preventivato. L’acquisto della Materna, parlandone come dell’affare del secolo, le polemiche dei genitori che di passare dal privato al pubblico proprio non ne volevano sapere. Affezionati al loro asilo “Varetto”, alle maestre e alla cucina in loco che portava in tavola per i piccoli allievi prelibatezze preparate sul momento. Passi che ora c’è il servizio mensa (apprezzato da tutti), passi pure che la non privatizzazione della scuola abbia giovato e offerto una scuola Materna d’eccellenza al paese.

«Prima dei lavori non si sono fatti i controlli?»

Ma che crollasse l’intero piano proprio non se lo aspettava nessuno. Soprattutto l’Amministrazione del sindaco Vittorio Rocchietti che ha avviato le opere già approvate, insieme ad un progetto che ora deve essere necessariamente rivisto. Costi compresi. Salgono. E di parecchio. «Davvero non ci aspettavamo una simile situazione – confida l’assessore all’Istruzione Fulvio Valentinotti – Sicuramente meglio che questo crollo sia avvenuto adesso, ad asilo chiuso, perché il piano avrebbe potuto cedere quando c’erano delle attività e le conseguenze sarebbero state decisamente peggiori. Quanto accaduto ha ovviamente reso necessario rivedere l’intero progetto. Ci permette però di aumentare la capienza della soletta, non creare l’ascensore all’esterno come inizialmente previsto, ma di metterlo all’interno. Gli uffici comunali hanno riprogettato tutto. Sia il primo che il secondo piano e si rifà tutto da zero. Questo permetterà di realizzare tre aule per la scuola adulti CPIA che ha ben 4000 iscritti ai vari corsi e che non dovrà sacrificarsi nelle due aule che inizialmente erano state designate. Rimarrà l’altra metà del piano libera e sarà di certo destinata alle associazioni del nostro paese. Al piano sotto – conclude l’assessore – i due spazi destinati alle due sezioni della Materna. E anche lì uno spazio da ripensare. Quello dell’ex cucina. Uno spazio bello ampio sul quale si potrebbe ragionare e destinare al tanto agognato spazio polivalente di cui il paese ha necessità, per eventi, scuole, associazioni e anche per noi ente Comune. Vedremo».

Chiarimenti

Per il momento c’è una spesa non preventivata da affrontare. L’accensione di un mutuo da parte del Comune è l’unico modo per venirvi incontro. Dell’argomento se ne è parlato nel corso dell’ultimo Consiglio comunale. Argomento sollevato dal consigliere di opposizione Danilo Bianco che – vista la situazione della struttura di via Borla – ha chiesto delucidazioni in merito, soprattutto all’ex primo cittadino Maurizio Fariello. «Che fosse un edificio fatiscente era sotto gli occhi di tutti – sottolinea Bianco – Ma quando è stato acquistato si sono fatti i dovuti controlli strutturali? Far diventare l’asilo comunale mi pare sia stata una scelta un po' avventata a questo punto. Forse sarebbe costato di meno realizzare una scuola partendo da zero. Così, invece, ci saranno ulteriori costi per le casse comunali».

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