Deposito nucleare, oggi se ne discute alla Camera, intervento dell'On. Giglio Vigna
"Nucleare nelle terre dell'Erbaluce? Assurdo come portarlo in Franciacorta o nel Chianti"

Deposito Nucleare, alla Camera interverrà l'On. Giglio Vigna, in Consiglio Regionale i Consiglieri Cane e Gavazza.
Deposito nucleare in Parlamento
Oggi, lunedì 25 gennaio 2021, alla Camera dei Deputati viene discussa la Mozione Molinari sul Deposito Nazionale dei Rifiuti Nucleari,
che mira ad eliminare dall'elenco governativo dei possibili siti di stoccaggio del materiale nucleare i territori con propensione agricola, con propensione alle produzioni di eccellenza, territori che insistono su aree riconosciute a livello nazionale e internazionale (UNESCO) e territori con turismo slow. Una mozione scritta pensando alle realtà piemontesi coinvolte.
"Nucleare nelle terre dell'Erbaluce? Assurdo"
Il deputato canavesano della Lega Alessandro Giglio Vigna prenderà la parola durante la discussione in aula alla Camera dei Deputati: "Sono stato il primo parlamentare canavesano ad espormi per il No al sito nelle "Terre dell'Erbaluce" - commenta Giglio Vigna - per me sarà un onore rappresentare in questo importante dibattito il Canavese e portare la voce sia di quei territori piemontesi che hanno detto No che di quei territori piemontesi che hanno detto Sì ma che sono stati esclusi dall'elenco. Nel mio intervento chiaramente porterò in modo particolare la questione canavesana, parlare di Nucleare nelle "Terre dell'Erbaluce" è una assurdità come sarebbe assurdo parlare di nucleare in Franciacorta, in Valpolicella o nel Chianti".
In Consiglio Regionale
Domani, martedì 26 gennaio 2021, inizierà invece la discussione in Consiglio Regionale, verranno discussi in un Consiglio Regionale aperto e monotematico sulla questione siti nucleari due ordini del giorno sul tema. L'ordine del giorno a prima firma del Consigliere Regionale Andrea Cane (Lega) e l'ordine del giorno a prima firma del Consigliere Regionale Gavazza (Lega). Il primo si concentra sull'inopportunità dei siti piemontesi scelti e sul non coinvolgimento di Regioni ed Enti Locali, mentre il secondo sull'ammodernamento dei siti piemontesi esistenti e sulle eventuali opere accessorie.