LA SINDACA HA DETTO LA SUA

Il regolamento comunale “odia” gli animali e fa la guerra agli homeless? No, l’Appendino non ci sta

In un lungo post su Facebook la prima cittadina ha voluto rispondere alle accuse di portare avanti una vera e propria guerra ai senzatetto.

Il regolamento comunale “odia” gli animali e fa la guerra agli homeless? No, l’Appendino non ci sta
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Chiara Appendino non ci sta. Secondo la sindaca di Torino i giornali le starebbero affibbiando ingiustamente un’immagine da “Crudelia Demon”. Ma da dove nasce questa polemica?

Il regolamento che “odia” gli animali

Come riportano i colleghi di Prima Torino, a fare infuriare la sindaca è stato un articolo  che punta il dito contro un nuovo regolamento del Comune con il quale si vieterebbe agli homeless di avere animali da compagnia.

La prima cittadina nega che ci sia una “guerra strisciante” contro i senzatetto: prima sconsigliando l’elemosina, poi portando via i loro compagni di strada a quattro zampe.

Non è una “guerra strisciante”

La sindaca nel suo lungo post sottolinea l’importanza degli animali per le  persone che vivono in strada citando anzi l’impegno dell’Amministrazione per permettere l’accesso ai dormitori gestiti dalla Città anche agli animali che accompagnavano gli ospiti e la possibilità di far curare questi animali in appositi centri veterinari. Ma se da una parte è certamente vero che il rapporto è di puro affetto tra padrone e animale e anche vero che non mancano casi di sfruttamento per pratiche di accattonaggio che spesso nascondono anche altro: racket e traffici. Da qui la necessità di un nuovo regolamento che, sottolinea la sindaca, sarebbe ancora in fase di bozza.

Chiara Appendino aggiunge:

Lo dico chiaramente: i giudizi tratti arbitrariamente da una bozza di documento non possono essere considerati definitivi.

Ora, dal momento che – purtroppo – talvolta si arriva a strumentalizzare anche un tema così delicato, voglio, ancora una volta, dirvi come funzionano i sistemi di cura della Città nei confronti di queste gravi fragilità.

La questione elemosina

Per togliere ogni dubbio, la sindaca torna anche sulla questione elemosina spesso elargita per un fine egoistico come “balsamo” per la propria coscienza, quando sarebbe molto più utile, scrive l’Appendino, fare delle donazioni a enti ed associazioni riconosciute che si occupano degli homeless.

L’impegno costante della Città

Il post continua citando varie azioni concrete messe in atto dalla Città come il piano di inclusione sociale del 2018, con la messa a sistema di risorse e fonti di sostegno, con un intero filone dedicato alla casa.

La Città, aggiunge la sindaca, ha aumentato la sua capacità di accoglienza, coinvolgendo oltre 100 associazioni e creando più di 400 risorse abitative. Torino, inoltre, è la prima Città ad aver aperto i dormitori 24 ore su 24 dove i senzatetto trovano un posto caldo e sicuro dove stare.

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