Ivrea non concede il patrocinio alla manifestazione per i Martiri delle Foibe, la Minoranza insorge
La reazione di Igor Bosonin e Andrea Cantoni: "Chiederemo spiegazioni"
Ivrea non concede il patrocinio alla manifestazione per i Martiri delle Foibe, la Minoranza insorge.
Ivrea non concede il patrocinio alla manifestazione per i Martiri delle Foibe
Si terrà domenica, 25 febbraio 2024, una manifestazione a Ivrea per ricordare i Martiri delle Foibe. L'0rganizzazione aveva chiesto al Comune di concedere il proprio patrocinio, concessione respinta dal sindaco Matteo Chiantore. Questa decisione però ha provocato la reazione della minoranza consiliare.
Igor bosonin
Domenica scenderemo in piazza per ricordare i Martiri delle Foibe.
Ho aspettato la risposta alla concessione del patrocinio fino a poco fa quando mi è arrivata la mail dal Sindaco Chiantore.
Giustificazione imbarazzante! “Non concessa perché la medesima potrebbe assumere un carattere politico provocandone un uso distorto dello stesso”.
Non sono arrabbiato perché da loro non mi aspetto nulla alla fine sono i nipoti di quel presidente che ha baciato la bara di Tito. Sono gli stessi che nei giorni del ricordo a Norma Cossetto hanno chiamato allo ZAC Gobetti il negazionista delle foibe. Sono gli stessi che negli anni 70 gioivano delle stragi di Acca Larenzia e ora lo gridano ancora in piazza la loro ignoranza.
Non sono arrabbiato perché ho la consapevolezza che noi siamo il bene e loro solo un passato che prima o poi verrà rimosso dalle nuove generazioni.
Andrea Cantoni
Ci aveva già sorpresi il patrocinio concesso all'ultima edizione di "Una Rosa per Norma". La Giunta eporediese, in quell'occasione, aveva dimostrato un'onestà intellettuale e un rispetto verso le vicende dell'esodo e i rispettivi morti davvero pregevoli.
Le sparute reazioni avverse di alcune anime dell'estrema sinistra di Ivrea ci facevano presagire che quell'atto sarebbe rimasto il primo e l'unico di questo mandato.
Quante volte abbiamo sentito parlare di "istanze della società civile" o simili?
Tante, forse troppe. Ancor più perché sembrano un vero e proprio ricatto, a ennesima riprova del fatto che la Giunta Chiantore sia vincolata al volere di qualche più o meno rilevante associazione.
Perdonatemi ma, finché si cercherà di nascondere la verità sul fondo di una foiba, questa "società" potrà esclusivamente essere definita in-civile.