polemica a ivrea

La Lega di Ivrea difende il patrocinio per l'iniziativa in memoria di Norma Cossetto

La Sezione Lega Ivrea critica l'Unione Popolare per la richiesta di ritiro del patrocinio e sottolinea l'importanza della memoria storica

La Lega di Ivrea difende il patrocinio per l'iniziativa in memoria di Norma Cossetto
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La Lega di Ivrea risponde alla richiesta dell'Unione Popolare di ritirare la delibera di giunta comunale relativa alla concessione del patrocinio al "Comitato 10 febbraio" per l'iniziativa in memoria della studentessa istriana Norma Cossetto

"L'appartenenza politica non dovrebbe condizionare il patrocinio comunale"

"Nel 2023, è sorprendente notare come alcune persone sembrino avere difficoltà a discutere nel merito delle questioni, - commenta il Segretario della Sezione Lega Ivrea Stefano Cicala - ma sembrino invece concentrarsi principalmente sull'appartenenza politica di chi propone un'iniziativa per giudicare se questa sia meritevole o meno. Chiedere alla giunta comunale di prendere in considerazione l'appartenenza politica di chi richiede il patrocinio della città è assurdo e anti-democratico, contravvenendo al principio costituzionale italiano secondo cui tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali di fronte alla legge, indipendentemente dalla loro appartenenza politica".

"La richiesta di ritirare il patrocinio mette in dubbio il riconoscimento del Presidente Ciampi a Norma Cossetto"

"La richiesta di ritirare un atto deliberativo - aggiunge il Vice-Segretario Giorgia Povolo - mette in discussione la decisione del 2005 presa dalla massima carica dello Stato Italiano, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, di insignire Norma Cossetto con la Medaglia d’oro al merito civile, riconoscendo in questa giovane donna una luminosa testimonianza di coraggio e amore per la patria. Questa richiesta non si allinea con quanto fatto in passato dalle amministrazioni sempre attente a celebrare il valore di questa figura".

"Non esistono morti di serie A e morti di serie B"

"Ci chiediamo pertanto - prosegue la Sezione Lega Ivrea - cosa possa lasciare attoniti di fronte a un momento volto a ricordare una giovane donna che dopo sevizie, violenze e torture ha visto spezzare la propria vita in un cratere di roccia. Come sia possibile difendere il tentativo di giustificare, dimenticare e a volte insabbiare la memoria di tutti coloro che in un tragico momento della storia del nostro paese hanno trovato la morte. E come si possa chiudere gli occhi di fronte a chi, pur di salvare sé stessi e i propri cari, ha lasciato e quindi perso tutto ciò che di più caro aveva costruito. Il ricordo va costruito e salvaguardato per evitare che mai più in futuro possano ripetersi eventi tragici come quelli vissuti a metà del '900. E soprattutto, i morti vanno ricordati sempre, senza cadere mai nell’errore di suddividerli in due categorie, i morti di serie A e i morti di serie B. In una società che mira all'emancipazione costante e alla tutela del prossimo, è necessario avere sempre ben chiaro il passato per costruire un futuro migliore".

Le contestazioni di Unione Popolare

"Apprendiamo attoniti che la giunta eporediese ha concesso il patrocinio all’associazione di estrema destra Comitato 10 febbraio per la manifestazione “Una rosa per Norma Cossetto” legata alla narrazione fascista delle foibe.
La richiesta arriva da un esponente dell’estrema destra eporediese, già Casa Pound ora Lega, già solo questo avrebbe dovuto metter in allerta la giunta di centro-sinistra, ma se non bastasse il nome dell’associazione avrebbe dovuto allarmare sindaco e assessori. Ma aggiungiamo che almeno la parte della giunta più attiva nell’antifascismo avrebbe dovuto conoscere bene l’operazione di falsificazione della storia “in omaggio all’Italia fascista”, come ben ci insegna lo storico Eric Gobetti. Che il simbolo del Comune di Ivrea, città antifascista che ha dato tanto in termini di giovani vite umane perdute per liberarci dal nazi-fascismo, sia affiancato ad una iniziativa di chiara matrice fascista è intollerabile. Ancor più intollerabile che questo patrocinio arrivi da una giunta di centro-sinistra. Per tutto questo chiediamo che il patrocinio venga ritirato, anche in rispetto dei nostri partigiani e delle nostre partigiane morti e morte per la nostra libertà".

 

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