Nuovo ospedale a Montefibre, caos alla Conferenza dei sindaci VIDEO
Al termine di un'assemblea fiume dai toni esasperati il risultato è quello che tutti si attendevano. E il territorio ne esce frantumato
Nuovo ospedale a Montefibre, il territorio esce più diviso che mai dalla Conferenza dei Sindaci Asl To4 chiamata a votare sul sito del nosocomio. Il video integrale della votazione lo trovi qui
Nuovo ospedale a Montefibre
La Conferenza dei Sindaci Asl To4 convocata ieri, venerdì 28 luglio 2023, alle Officine H di Ivrea e chiamata ad esprimersi sul sito del nuovo ospedale del Canavese ha avuto due esiti ampiamente prevedibili. Il primo è la vittoria del fronte Montefibre, sostenuto dai comuni più grandi (Ivrea, Chivasso, Ciriè, Settimo, Caselle); il secondo è la frantumazione del territorio, conseguenza inevitabile di una votazione che avrebbe dovuto svolgersi in sede regionale e non essere scaricata sui primi cittadini. Le divisioni tra i quali hanno raggiunto livelli parossistici durante un'assemblea fiume, durata 4 ore, che il presidente e sindaco di Ivrea Matteo Chiantore ha avuto notevoli difficoltà a gestire. Presidente? Forse. Perché la validità della seduta e persino del suo coordinatore è stata fin dall'inizio messa in dubbio dagli amministratori "pro Ribes" guidati dal sindaco di Rivarolo Alberto Rostagno ed evidentemente decisi ad appellarsi a qualsiasi vizio di forma pur di evitare una votazione ritenuta inappropriata. Carte alla mano, Rostagno ha fatto notare che, in base al regolamento della Conferenza approvato nel 2008, il presidente avrebbe dovuto essere eletto tra i sindaci dell'assemblea e fino all'elezione le sue funzioni dovrebbero essere svolte dal primo cittadino del Comune più popoloso. Una mossa per nulla apprezzata dalla "fazione" opposta.
Lotte intestine
Quando è stato chiaro che la riunione non sarebbe stata annullata, i pro Ribes hanno iniziato a entrare nel merito, da un lato illustrando dettagliatamente tutte le problematiche tecniche dell'area ex Montefibre, dall'altro denunciando le irregolarità che dal loro punto di vista hanno portato ad assegnarle un punteggio superiore al sito di Pavone nonostante quanto riportato dallo studio Ires del 2019. Settimane di dibattiti condensate in poche ore: tutte le motivazioni delle due parti sono state riproposte in uno scontro esacerbato dal faccia a faccia e da un clima di tensione insostenibile. Alla fine, una richiesta da parte dei sindaci del Canavese occidentale: se proprio non si può evitare di andare al voto, almeno si astengano gli amministratori dei comuni esterni alle aree omogenee 7 e 8, quelle più direttamente interessate dal nuovo ospedale.
Un esito scontato
Alle 18.30 circa, via alle votazioni. Palesi, perché la richiesta di svolgerle in forma segreta non è stata accordata dal presidente. E così il risultato è quello temuto: urla, applausi, accuse, commenti al vetriolo ad ogni "Montefibre", "Ribes" o "astenuto" pronunciati dai votanti. L'esito passa in secondo piano, perché scontato: 72 teste per il sito cittadino di Ivrea, 58 per Pavone. E il caos non si ferma nemmeno dopo il voto, anzi. Allo scioglimento dell'assemblea su una cosa sola sono tutti d'accordo: questo momento orribile per la politica locale non avrebbe mai avuto luogo se la Regione si fosse assunta la responsabilità della scelta.
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