Perinetti risponde alla lettera di Sertoli

Caro Stefano, apprezzo particolarmente il fatto che tu ti sia messo in gioco per la nostra città

Perinetti risponde alla lettera di Sertoli
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Perinetti risponde alla lettera di Sertoli a Ivrea.

Perinetti risponde

Maurizio Perinetti dunque risponde così alla lettera aperta di Sertoli dopo le polemiche politiche. "Caro Stefano, apprezzo particolarmente il fatto che tu ti sia messo in gioco per la nostra città. Portando quindi le tue competenze e le tue esperienze. Sul resto siamo in disaccordo. Mi hanno insegnato che in politica si ha il dovere di dare delle risposte. Tu fai solo delle domande. Lo fai come un osservatore esterno, come se tu potessi giudicare e non rispondere delle tue scelte. Come se tu potessi criticare il comportamento altrui senza sentire il dovere di spiegare cosa avresti fatto con gli stessi vincoli e le stesse situazioni.

Sertoli e l'accordo saltato con il centrosinistra

"Tu hai fatto una scelta di campo. Potevi scegliere di stare con chi sostiene la solidarietà, l’accoglienza, la tolleranza. Hai scelto chi per ragioni di piccolo cabotaggio affida alla sorte più di 600 vite umane. Hai scelto chi si arroga il diritto di decidere sulla base della sua identità familiare, sociale, religiosa chi può condividere il nostro destino civile e chi no. Chi alimenta un sentimento anti-europeo. Ma non sa offrire nessuna prospettiva al nostro Paese nella competizione globale. Costoro non sono da un’altra parte, sono dalla tua e tu ne devi rispondere. Io ho fatta un’altra scelta. Esattamente l’opposta. Non è solo una scelta di centro-sinistra. Molti cittadini moderati sceglieranno me. Perché desiderano un
cambiamento di prospettiva, di programmi, di visione del futuro della città.

L'elettorato

Si uniranno al campo dei cittadini progressisti perché sanno che le barriere ideologiche del passato sono state distrutte dalla storia. Oggi dunque ciò che resta è la storia delle donne e degli uomini che vogliono un nuovo benessere. Ma sanno che la strada per ottenerlo è l’incremento demografico, l’intensificazione del commercio. E l’avvio di nuove manifatture, la riqualificazione del tessuto urbano. Sono cittadini che non hanno capito il tuo campo com’è fatto.

Il caso Ballurio e il Pd

Critichi dunque le passate amministrazioni, ma ospiti una protagonista della vita amministrativa degli ultimi 10 anni. Prima Assessore e poi Presidente del Consiglio comunale. Ha partecipato ad elezioni primarie nel Partito Democratico da me vinte. Infatti ha abbandonando il partito che le ha assicurato consensi e visibilità. Ti faccio una domanda: dove saresti oggi se avesse vinto lei le primarie del PD?

I punti del programma

Sono cittadini che non hanno capito sulle questioni essenziali della città cosa farete. Sulla biblioteca, sul mercato, sul castello. Sono disorientati dal modo in cui trattate temi delicatissimi come il lascito Guelpa. Non hanno sentito una parola sul tema della gestione dei rifiuti, sul futuro prossimo dell’Area ex-Montefibre. Su come incrementare la qualità dei servizi sanitari. Non avete detto se farete una politica tributaria migliore rispetto alle ultime amministrazioni. Non avete detto se cambierete o no il piano regolatore. Che costituisce la modalità fondamentale di organizzare i patrimoni dei cittadini. Di voi non sanno nulla.

La città di oggi e di domani

Di noi dunque sanno che non abbiamo abbandonato a se stessa la città che ha attraversato un profondo declino industriale. Che ha visto diminuire la capacità di investire, il numero di persone che vi abitano, quindi il valore delle proprie case, la restrizione delle risorse pubbliche disponibili. Sanno che nelle difficoltà, nel ridursi delle prospettive, nella nostalgia, è stata garantita la qualità dei servizi. E il ruolo di leadership nel territorio, la dignità culturale, l’orgoglio di una storia importante. Molti cittadini vogliono un cambiamento che parta da lì. Un cambiamento che nasce dal nulla è solo un’illusione ottica, un inganno.

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