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Rischio idrogeologico a Rivarolo: ci sono immobili in area «rossa» da demolire

Vittone in consiglio accende il problema del letto del torrente Orco ad ostacoli

Rischio idrogeologico a Rivarolo: ci sono immobili in area «rossa» da demolire
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Rischio idrogeologico a Rivarolo: ci sono immobili in area «rossa» da demolire, Vittone in consiglio accende il problema del letto del torrente Orco ad ostacoli.

Rischio idrogeologico a Rivarolo

«Abbiamo proposto questa interrogazione anche sollecitati dalla tragedia capita ad Ischia». Così Marina Vittone introduce l’interrogazione attraverso la quale mette di fronte il consiglio comunale di Rivarolo al problema dell’incuria dell’alveo del Torrente Orco che in caso di piena (le previsioni meteo di questi giorni danno nuovamente forti piogge) potrebbero rappresentare un ostacolo non indifferente al defluire delle acque. Documento, quello presentato, ispirato anche da un “servizio-denuncia” sulle colonne de Il Canavese, attraverso un reportage sullo stato di abbandono in cui versa il letto del fiume.

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L'interrogazione del consigliere Vittone

«La fragilità idrogeologica non è un tema così lontano da noi, basta passare dal torrente Orco per capire la situazione: state facendo qualcosa?» e l’incipit, e allo stesso tempo la domanda, che la consigliera di Rivarolo ha posto all’amministrazione Rostagno. «A Pont Canavese e Cuorgnè sono arrivati dei fondi per mettere in sicurezza il territorio e qui da noi? Avete segnalato in forma ufficiale la situazione in cui versano le nostre sponde?».

Le risposte di sindaco e assessore

La prima risposta al quesito arriva direttamente dal sindaco di Rivarolo, Alberto Rostagno: «Sono d’accordo con Vittone: l’alveo deve essere ripulito. E proprio per questo siamo partiti da tempo e ringrazio il consigliere regionale Mauro Fava: attraverso la sua intercessione sono venuti tecnici della Regione a vedere e stanno mettendo in atto procedure per intervenire. Non conosco le tempistiche, ma gli Uffici stanno lavorando». Ed è l’assessore all’urbanistica, Francesco Diemoz, che entra più nello specifico: «C’è in atto il Piano Gestione Sedimenti, che per quanto riguarda il nostro territorio si compone di due interventi. Il primo alla sinistra olografica con il rifacimento della sponda e l’altro su “Regione Camignin” e in quel punto c’è l’asportazione del materiale dal letto, per spostare il tratto del fiume, perché lì, l’Orco sta “scavando” sotto. Tra l’altro, Rivarolo farà da stazione appaltante dei fondi regionali per questi interventi, il che significa, una burocrazia più snella e veloce». Ancora Diemoz. «Il 30 agosto in quell’area, dove tra l’altro c’è il collettore della Smat, abbiamo emesso il divieto di passare sul ciglio di sponda in quel tratto con i mezzi pesanti, per evitare che possa franare a causa del peso eccessivo. Abbiamo anche avvertito le aziende agricole della zona».

Le comunicazioni agli Enti

E poi il tema del mettere a conoscenza gli Enti superiori.  «Sì, l’abbiamo fatto attraverso una “Pec ” inviata alla Regione chiedendo una valutazione per la vegetazione che è cresciuta nell’alveo e la relativa messa in sicurezza». Soddisfatta Marina Vittone delle risposte ricevute anche se sottolinea che «Chivasso è già partito con il cantiere del Piano Gestione Sedimenti regionale mentre Rivarolo ancora no».

Espropri di terreni ed edilizia in aree pericolose

E in chiusura lo stesso Diemoz ha fatto presente che la sicurezza delle sponde dei luoghi più a rischio non potrà essere realizzata senza l’esproprio di alcuni terreni sul perimetro comunale di Rivarolo che a breve partiranno. Non solo. A Rivarolo da oltre un decennio persiste il problema di alcuni immobili costruiti in aree potenzialmente pericolose su cui pende un’ordinanza di abbattimento ancora non eseguita, sulla quale sta lavorando l’ufficio tecnico rivarolese.

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