Rivarolo dichiara lotta dura all'evasione
"Con i soldi recuperati ci paghiamo il caro-bollette di gas e luce"
Rivarolo dichiara lotta dura all'evasione è il fondamento politico del nuovo bilancio di previsione entrato in vigore a Rivarolo.
Rivarolo dichiara lotta all'evasione
«Mettiamo subito in chiaro un punto ben preciso: il bilancio di previsione che abbiamo licenziato non contiene alcuna aumento né di tasse né di tariffe». Inizia da questo assunto l’intervista con l’assessore Francesco Diemoz. «E visto il periodo che stiamo vivendo non è cosa da poco», sottolinea.
Dossier economico condizionato dalla situazione contingente: l’anno scorso l’emergenza Covid ora il caro bollette (spinto sullo sfondo della guerra in Ucraina) anche le Amministrazioni devono fare i conti con fatture capogiro per luce e gas. Diemoz, tutto questo, quanto incide?
«Quello della bolletta energetica è un grosso tema, perché non sarà come quella dello scorso anno: abbiamo calcolato un delta, in più ovviamente, di 250.000 euro. Attualmente abbiamo previsto un incremento del 20%, quindi 50.000, consapevoli che non basta a colmare il gap. Scelta che abbiamo fatto in attesa di sapere cosa prevederà il decreto dei ristori in merito. Saputo quel dato, nella ridefinizione degli avanzi del 2021 - parliamo di 500.000 euro sul titolo II e 900.000 sul titolo I - andremo a pescare quanto servirà per pagare le bollette».
Il Titolo I è quello della spesa corrente che comprende anche i crediti esigibili e, quindi, con l’incertezza d’incasso, problema endemico di Rivarolo?
«Sì, i 900.000 euro a cui faccio riferimento prevedono anche i crediti accertati ma non incassati, e di questi sicuramente alcuni andranno defalcati. Stiamo parlando di coloro che non hanno pagato i tributi, ma in questo senso c’è un'inversione di tendenza. E abbiamo la sicurezza matematica di compensare i maggiori costi energetici con quei soldi».
Dunque, è questo il vostro Piano Marshall (economico) per affrontare e superare il caro bollette?
«Sì, pescheremo dagli avanzi di amministrazione di quei due capitoli e non andremo in default. La trovo una soluzione di buon senso. Poi, tutto dipenderà, da cosa lo Stato metterà sul piatto».
L’opposizione più volte ha sottolineato come ormai il bilancio di previsione arriva sempre in ritardo (prima scadenza dicembre 2021) e sulla campana del gong (marzo 2022): perché accade?
«E’ il terzo anno che arriviamo oltre la scadenza, ma rideterminare la spesa del 2021 e poi fare dei ragionamenti per quello successivo, il tutto entro dicembre, diventa un esercizio molto complicato e non così aderente alla realtà dei fatti. E poi, fine marzo, lo ritengo un un tempo ragionevole; certo arrivare a fine anno sarebbe stato meglio, ma l’avanzo di amministrazione lo quantifichi proprio al 31 dicembre, per cui...».
Diemoz, dal punto di vista politico, che documento finanziario è?
«Di positivo c’è il fatto che dopo anni, finalmente, c’è un’inversione di tendenza nella curva del credito fondo di esigibilità».
Nel senso?
«Nel senso che si passa da 660.000 euro dall’anno scorso ai 530.000 di quest’anno: numeri questi che negli anni è sempre cresciuto e, invece, adesso, diminuisce. C’è un’inversione, una contrazione rispetto al periodo in cui aumentava sempre».
Effetto dalle operazioni di recupero messe in atto dalla vostra Amministrazione?
«Esatto. Le tasse non piace a nessuno pagarle, si sa, ma in uno Stato civile sono obblighi a cui ottemperare e l’evasione sta diminuendo. E’ un dato di fatto. C’era una tendenza ad avere sempre cose non pagate: ora no. La riduzione non è sostanziale, ma sensibile sì, ed è un fatto positivo. Effetto delle attività di recupero del credito messe in atto dagli uffici che hanno fatto un lavoro non indifferente. In più in campo c’è un soggetto terzo, una società esterna ma che ha appena iniziato un lavoro che il Covid ha rallentato, dilatando tutte le scadenze. Ma nel tempo ci aspettiamo che questa curva si fletta ancora. E’ una cosa fondamentale. E’ dal 2014 che ci portiamo dietro questa “eredità”. Probabilmente dovuto anche ad un aspetto sociale, non tutti magari riescono a far fronte ai pagamenti, per difficoltà varie. E’ un aspetto sociologico che col tempo si è ingrandito ed è anche per questo che abbiamo mantenuto inalterati i tributi. Se alzi la tassazione aumenta l’evasione».
E’ un bilancio "prudente" o che “investe” sul futuro?
«Rispetto ai bilanci precedenti, e penso a quelli dal 2014 ad oggi, grazie ai fondi del “Pnrr” si vede una luce. Prevediamo investimenti, cosa che negli anni precedenti era difficile fare perché erano davvero poche le risorse a disposizione».
Oggi invece?
«Abbiamo investimenti importanti, anche se è solo una previsione (ma prima neanche quella, ndr) di 7,5 milioni di euro. Già sappiamo che non tutte queste previsioni saranno esaudite, ma è, comunque, gradevole poterle prendere in considerazione e avere una prospettiva; non c’è mai stata una situazione normativa del genere. E’ un bilancio che guarda al futuro».
Parlava di 7,5 milioni da spendere per...?
«Faccio alcuni esempi: dalla scuola media da ristrutturare ad una una scuola dell’infanzia sempre nel blocco dell'Istituto comprensivo di via Lemaire, fino al rifacimento del Polisportivo».
Tasse non ritoccate, diceva. Stessa cosa anche per i costi dei servizi alla persona (buono mensa, trasporti, prescuola…)?
«Nessuna tariffa aumenterà. L’ho detto in apertura e lo ribadisco: i costi per i rivarolesi non cambieranno. L’anno scorso abbiamo già fatto la revisione delle fasce Isee che ha rideterminato i costi del buono pasto, dei bus… che non cambiano. Mensa, tra l'altro, di cui stiamo riscrivendo il nuovo bando perché quello in corso è in scadenza: parliamo di una gara da 600.000 euro».
Questo sarà l’anno del Giro d’Italia: in molti si chiedono i costi dell’operazione.
«A bilancio abbiamo stanziato 80.000 euro a cui, però, andrà sottratto quanto la Regione ci finanzierà con il bando Grandi Eventi, al quale, ovviamente parteciperemo».
Assessore, Rivarolo è sempre stata in prima linea in favore delle fasce deboli: lo sarà anche quest’anno?
«Già lo scorso anno avevano innalzato il contributo annuo al Ciss38 (consorzio sociale) di 60.000 euro e così continueremo. Ora, abbiamo aggiunto altri due capitoli per 30.000 per redigere la revisione delle liste per accedere alle Case Atc (alloggi popolari, ndr) sulle quali da qualche anno non mettevamo più mano in funzione anche dei lavori di Atc per rendere agibili alcuni alloggi per l’assegnazione di queste nuove unità abitative».
Diemoz, insomma, meglio non poteva fare e venerdì sera in Consiglio comunale le opposizioni non avranno nulla da eccepire e obiettare… (sorride, ndr)
«Personalmente sono soddisfatto del lavoro fatto. Non abbiamo aumentato nulla ed è un bilancio che dà prospettiva. Poi, che anche l’opposizione la pensi come me, ne dubito. Loro venerdì sera faranno il loro lavoro come io per mesi ho fatto il mio per scrivere questo documento che non dico che sia perfetto, magari perfettibile, ma che contiene molti aspetti positivi».