Rocca: addio all'Unione Alto Canavese, noi ce ne andiamo

Il sindaco Alessandro Lajolo: «A noi non conviene far parte dell'Unione, non ci porta dei benefici».

Rocca: addio all'Unione Alto Canavese, noi ce ne andiamo
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Rocca: addio all'Unione Alto Canavese, noi ce ne andiamo.

Rocca: addio all'Unione Alto Canavese,
noi ce ne andiamo

Il primo atto della giunta Lajolo è stato il recesso dall'Unione Montana “Alto Canavese”. Si è trattato di un'azione particolarmente significativa perchè coerente con quanto enunciato dal neo-sindaco negli anni passati, quando sedeva nei banchi dell'opposizione. Il consiglio si è tenuto lunedì 24 giugno. Annuncia il primo cittadino Alessandro Lajolo: «Dal primo gennaio 2020 saremo fuori dell'Unione. Resteremo all'interno dell'ente ancora per un semestre. Quindi, se il legislatore ce lo consentirà, staremo per conto nostro. Condividendo solo le attività obbligatorie».

Il perchè della decisione

Infatti c'è un provvedimento che viene in aiuto agli amministratori locali. Ha sostenuto Lajolo: «La decisione è stata presa anche in virtù di una sentenza della Corte Costituzionale del marzo scorso. Se si dimostra la non convenienza economica, i Comuni possono decidere di sciogliere la convenzione in anticipo». Più interessante, invece, risulta la motivazione politica. Ha dichiarato Lajolo: «Questa è una situazione che il Comune di Rocca che non avrebbe dovuto affrontare. In primo luogo non dovevamo entrare alle condizioni attuali. Non risultiamo ben inseriti in quest'organo. Infatti siamo una terra di confine. Rappresentiamo l'ultimo baluardo del Canavese e la porta delle valli di Lanzo. Perciò si sarebbe dovuto prendere il meglio dalle due aree. Stringe il cuore dover mettere in votazione questo punto. Ma è un atto dovuto. La condivisione non ha funzionato. Si sono creati dei costi di gestione, dei rallentamenti nella redazione delle determine e delle disaffezioni nei funzionari mandati a espletare i propri incarichi a Rivara. Si è comandato del personale altrove, tralasciando il servizio manutentivo. Significativo è il caso dell'ufficio ragioneria. La dipendente è stata dislocata a lavorare in altre sedi senza poi aderire alla funzione. La giunta precedente si è accorta che qualcosa non funzionava, ma non ha avuto l'onestà intelettuale di cambiare rotta. La nostra maggioranza si comporterà diversamente. In assenza di risultati, cambieremo idea. Negli ultimi due anni il personale si è dimezzato con dei pensionamenti e il nulla osta concesso al vigile per spostarsi altrove. Da otto si è passati a quattro lavoratori. I bandi di mobilità sono andati tutti deserti e ora ci ritroviamo a dover ricreare la struttura. Infine non mi è piaciuto l'atteggiamento di alcuni dipendenti dell'Unione che sono stati refrattari alle richieste del sindaco. Uno di questi non si è nemmeno presentato. Peccato che percepisca parte dello stipendio anche dalla popolazione rocchese e dovrebbe onorarlo». In serata si sono votati anche i nuovi rappresentanti in Unione. Questi risultano essere Alessandro Lajolo, Sergio Audi e Monica Unet.

 

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