L'intervista

San Benigno: Cì-vi-co racconta il suo pensiero politico

Alberto Graffino, portavoce del gruppo sanbenignese, racconta quali sono i propositi della squadra che si prepara alle prossime amministrative.

San Benigno: Cì-vi-co racconta il suo pensiero politico
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Il gruppo si prepara al futuro politico del paese. San Benigno: Cì-vi-co racconta il suo pensiero politico.

San Benigno: Cì-vi-co racconta il suo pensiero politico

Il gruppo Ci-vi-co, tramite Alberto Graffino, si racconta e chiarisce la sua idea politica in vista delle prossime elezioni amministrative. All'interno del gruppo non ci saranno idee dominanti, ma conteranno le opinioni di tutti.

A quale pensiero politico si ispira e con quale scopo è nato Cì-vi-co?

«Il nostro è un movimento di natura civica, formato da cittadini con culture politiche differenti, che si confronta su ogni argomento senza preconcetti. Riteniamo che nell’Amministrazione locale di un Comune l’identità politica tradizionale sia superata e che, anzi, possa rappresentare un ostacolo dovuto a vecchi stereotipi. Ci piacerebbe essere giudicati sulle proposte che abbiamo portato, che stiamo portando e che porteremo in seno al Consiglio».

In che modo Cì-vi-co vorrebbe distinguersi dalle passate amministrazioni?

«Noi non ci stiamo confrontando con le amministrazioni passate, bensì con l’attuale maggioranza. Con alcuni dei vecchi amministratori abbiamo avuto e continueremo ad avere confronto, chiedendo consigli, raccogliendo testimonianze di quanto fatto in passato, sempre tenendo conto che tutte le dinamiche nella vita evolvono e che si deve vivere nel presente e progettare il futuro in modo critico. Noi ci distinguiamo dall’attuale maggioranza per l’approccio corale ai problemi che affrontiamo, condividendo analisi e scelte. Ci piace pensare che, dalle piccole alle grandi cose, servano prima le idee e poi i progetti per realizzarle; quando questi due elementi sono definiti si cercano i mezzi per raggiungere gli obiettivi. Certamente non rinunciamo a sviluppare buone idee solo perché potrebbe essere difficile trovare i mezzi per realizzarle».

Progetti per il futuro?

«E’ difficile parlare di progetti dall’opposizione, tuttavia in Consiglio portiamo avanti proposte concrete per migliorare in nostro Paese. Le nostre battaglie si sono sin qui concentrate sui temi della sicurezza intesa in senso lato, parchi, pedoni, scuole e territorio, sui temi ambientali e su quello fondamentale di contribuire in modo incisivo alla ricostituzione di un senso di comunità. Su questi ed altri temi continueremo a lavorare, cercando sempre di comprendere le necessità del territorio, ascoltando e confrontandoci con le persone».

Ci saranno altri incontri con i cittadini?

«Quello del 30 giugno è stato il primo, organizzato come mezzo di confronto con i nostri concittadini. Il nostro movimento vuole fare dibattito a 360°, anche con i concittadini, oltre che al suo interno. Per cui ci saranno altri incontri e vorremmo che diventassero degli appuntamenti fissi».

Come affronterete il periodo che ci separa dalle elezioni?

«Continueremo ad essere propositivi e costruttivi in Consiglio, anche se l’attuale maggioranza dovesse persistere nel porci di fronte soltanto dei “muri”. Fuori dal Consiglio stiamo raccogliendo molte adesioni e riscontrando un nuovo crescente fervore, soprattutto nei giovani, nel volersi impegnare come noi per migliorare la comunità. Quindi struttureremo sempre di più il nostro movimento, con incontri e gruppi di lavoro che aiutino a cementarci ed a prepararci per le sfide che dovremo affrontare in futuro».

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